COS'è la ricerca?

La ricerca è un percorso attraverso il quale pervenire sia al tema della propria indagine, sia alla scoperta di nuove strade interpretative e a una migliore e più approfondita riflessione sui temi individuati di proprio interesse, attraverso un’analisi qualitativa nelle risorse e nei repertori di riferimento.

cosa vogliamo ricercare?

per avviare una ricerca è necessario:

  1. definire il tema della propria indagine (costruire una prima mappa concettuale della ricerca, con le parole chiave da cercare)
  2. individuare la bibliografia di riferimento per approfondire il soggetto d’interesse (scoprire cos’è stato pubblicato su quell’argomento)
  3. valutare la qualità delle risorse

cosa vogliamo ricercare?

per cominciare si deve capire in quale delle due possibili situazioni seguenti ci si trova:

  • se si ha necessità di cercare una o più risorse di cui si conoscono autore, titolo, editore, anno di pubblicazione, oppure articoli e saggi di cui si conoscono autore, titolo, titolo del periodico in cui è stato pubblicato, anno di pubblicazione, numero del fascicolo, numero delle pagine, oppure
  • se si ha necessità di cercare informazioni su un argomento di cui non si possiede la bibliografia

COSa possiamo ricercare?

nella scelta dell’argomento della ricerca si deve verificare l'esistenza di due condizioni:

  • il tema dev'essere realizzabile in termini quantitativi (economici, cronologici e legati all’esistenza di una letteratura critica di una certa consistenza)
  •  che, almeno nelle aspettative, possa essere di una certa utilità scientifica e/o didattica

 

iniziamo!

per avviare una ricerca è necessario individuare la bibliografia di riferimento, le fonti e le risorse utili per approfondire il soggetto d’interesse.

  • le bibliografie sono liste di monografie (cioè libri) e/o articoli (pubblicati in periodici, atti di congressi, miscellanee, ecc), organizzate e destinate a facilitare la ricerca secondo determinati criteri
  • è importante conoscere la terminologia specifica e annotarsi le parole-chiave della ricerca
  • le bibliografie segnalano l’esistenza di una risorsa, ma non ci dicono dove possiamo trovarla
  • i cataloghi ci dicono dove possiamo trovare la risorsa che abbiamo individuato attraverso la bibliografia
  • è fondamentale conoscere il punto di partenza: cosa è stato finora pubblicato sull’argomento che ci interessa?

Dove trovo la bibliografia?

si procede da un repertorio generale verso strumenti specifici e specialistici

Dizionari ed enciclopedie: voci ordinate alfabeticamente, permettono di trovare risposte immediatamente. Le voci incluse in una enciclopedia musicale possono riguardare individui (compositori, interpreti, librettisti, impresari ecc.), terminologia tecnica, generi, forme, strumenti musicali, luoghi di interesse musicale, istituzioni e organizzazioni musicali, discipline musicologiche, strumenti e fonti di informazione musicale e musicologica.
 

  • - Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti (DEUMM); finché ne è durata la pubblicazione, è stata l'enciclopedia musicale di riferimento per l'Italia;
  • - The new Grove dictionary of music and musicians (GROVE); nella sua versione online è probabilmente l'enciclopedia musicale più valida oggi disponibile.

bibliografie e repertori bibliografici

Spostandosi dal generale al particolare: la bibliografia a conclusione di volumi monografici che trattano il tema che ci interessa o un tema affine; quando la bibliografia è autonoma, se cioè è la bibliografia stessa l'argomento del volume, abbiamo un repertorio bibliografico.

Repertori bibliografici: un elenco organizzato e ordinato di opere accuratamente selezionate in base a un criterio stabilito. Permettono al lettore di accertare se esistono risorse che trattano di una tematica e poterle confrontare tra loro in base alle diverse caratteristiche.

Sono quindi diversi dai cataloghi che, invece, servono per accertare se una biblioteca o una rete di biblioteche possiedono o danno accesso a una risorsa.

cosa è online e cosa no?

sfortunatamente troppo spesso pensiamo che tutte le informazioni siano disponibili in formato digitale e che quindi tutto ciò che vale la pena conoscere si può trovare con una ricerca in Google

  • le biblioteche non nascono con cataloghi come li intendiamo oggi
  • non è detto che tutto il posseduto della biblioteca, ancor oggi, sia catalogato
  • non è detto che tutto il catalogo della biblioteca sia disponibile online, cioè sia ricercabile in un OPAC
  • solo di una minima frazione di quanto catalogato è stata fatta la scansione, rendendolo disponibile online
  • ma nelle banche dati troviamo il born digital, cioè tutti quei contenuti nati direttamente in formato digitale e non reperibili altrimenti

cataloghi

identifichiamo un libro

ISBD - International Standard Bibliographic Description, la carta d'identità dei libri

  • Area 1: titolo e indicazioni di responsabilità
  • Area 2: edizione (non pubblicazione!)
  • Area 3: specifiche del materiale
  • Area 4: pubblicazione
  • Area 5: descrizione del materiale

Music reference and research materials : an annotated bibliography / Vincent H. Duckles ; indexed by Linda Blotner. - 5. ed. - New York, NY : Schirmer Books, ©1997. - XVIII, 812 p. ; 25 cm

BANCHE DATI

raccolte di dati strutturati su uno o più settori disciplinari, organizzate in modo da renderne possibile il reperimento tramite un sistema d’interrogazione; ciò che distingue una banca dati da un semplice insieme di dati è la presenza di una struttura logica e di un sistema d’interrogazione che rende la ricerca dei dati agevole e veloce per l’utente.

  • banche dati bibliografiche: indicizzano i riferimenti bibliografici delle pubblicazioni; non danno cioè accesso al testo pieno della letteratura indicizzata, ma solo al riferimento bibliografico;
  • banche dati testuali: forniscono l’accesso sia ai riferimenti bibliografici di una risorsa sia al suo testo completo (full text) in formato elettronico;

in genere la consultazione della banche dati è legata a un abbonamento che la biblioteca sottoscrive per garantire l’accesso ai propri utenti dei dati in essa contenuti (JSTOR, DOAJ, Project muse, RILM...)

Il controllo di qualità

Ciascun utente della rete può diventare produttore di contenuti e metadati; ogni autore può diventare editore di se stesso e autore e lettore interagiscono e possono cambiarsi le parti. C’è però il rischio che le informazioni risultino inattendibili o mal presentate. Ciò significa che il
lavoro di verifica sulla qualità (affidabilità, completezza, neutralità, esattezza, aggiornamento) delle informazioni fornite ricade sul lettore.

Internet riduce i tempi per ottenere informazioni, ma non esime il lettore dalla verifica della loro validità.

L’autorevolezza della fonte diventa l’elemento discriminante: si sceglie la risorsa sulla base dell’affidabilità di chi l’ha creata, anziché acriticamente e passivamente sulla base dell’ordinamento (relevance ranking) delle
notizie calcolato dai motori di ricerca.