Dall'inizio del XXI secolo la biodiversità si è ridotta drasticamente: le fonti ONU attestano che il settore agricolo ha perso il 75% della varietà delle colture.
Ciò incide in maniera importante sulla sostenibilità dei sistemi agricoli, il sostentamento delle comunità e l'impatto sul territorio.
Cominciando a raccogliere dati mediante l'uso di dispositivi IoT nei campi e nelle piccole aziende agricole monitoreremmo in tempo reale i parametri che ci suggeriscono in che condizioni versa il terreno, cosa potremmo fare per migliorarne la salute, quali colture avrebbero una resa migliore e in che maniera aumentare la varietà di prodotti da coltivare.
Coinvolgendo un team di professionisti composto da Data Engineers, Data Analysts e Data Scientists; la prima fase consisterebbe nella creazione e lo sviluppo di un'architettura dati che consenta di gestirli in maniera organizzata, per poi analizzarli e creare dei modelli predittivi che supportino gli agricoltori e gli imprenditori nell'attività lavorativa. Grazie ai rilevamenti provenienti dai terreni e dalle macchine da raccolta, potranno adottare strategie mirate ad aumentare la profittabilità e avere un impatto positivo sull'ambiente.
In questo modo si raggiungeranno risultati come il miglioramento della qualità del suolo, che innesterà crescita della produttività, della biodiversità delle colture, una maggiore consapevolezza nella gestione dei processi produttivi e una migliore e più efficiente risposta ai cambiamenti climatici e ciò che ne deriva. L'obiettivo finale è quello, nei prossimi anni, di creare settore agricolo che operi con un impatto positivo sull'ambiente, perseguendo la massima profittabilità in termini di resa economica e produttiva.
Angelo Tedesco