Le TIC nella didattica attiva e nella ricerca storica

II edizione (2014/2015)

“Salvatori e salvati nel Piemonte in guerra”


Elisa Malvestito - malveli@gmail.com - www.elisamalvestito.it

Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel biellese, nel vercellese e in Valsesia

Le TIC nella didattica e nella ricerca storica 

 

Vantaggi delle Tic:

  • per il docente:
    • reperimento in Internet di fonti, saggi e documenti
    • da lezione frontale a prodotti multimediali 
  • per lo studente:
    • possibilità di approfondimento guidato e personalizzato
    • realizzazione di prodotti multimediali e ipertesti che prevedono
      • potenziamento delle capacità cognitive
      • lavoro di gruppo
      • reperimento di fonti di diversa tipologia
      • approccio multiprospettico e multidisciplinare

Le TIC nella didattica e nella ricerca storica

Svantaggi e problemi:

  • attrezzature nelle scuole
  • formazione dei docenti circa le nuove tecnologie
  • assenza di continuità tra le riforme della scuola negli ultimi anni
    ("Se il secolo scorso è stato quello dell'alfabetizzazione di massa, durante il quale gli italiani hanno imparato a leggere, scrivere e fare di conto, il nostro è il secolo dell'alfabetizzazione digitale: la scuola ha il dovere di stimolare i ragazzi a capire il digitale oltre la superficie. A non limitarsi ad essere "consumatori di digitale". A non accontentarsi  di utilizzare un sito web, un'app, un videogioco, ma a progettarne uno. Perché programmare non serve solo agli informatici. Serve a tutti e serve al nostra Paese per tornare a crescere, aiutando i nostri giovani a trovare lavoro e a crearlo per sé e per gli altri. Pensare in termini computazionali significa applicare la logica per capire, controllare, sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società già oggi ci offre", La Buona Scuola). E' cambiamento?
  • Conseguenze: calo motivazione dei docenti; divario tecnologico tra studenti e docenti

Le TIC nella didattica e nella ricerca storica

Come si può agire?

  • Ottimizzazione delle attrezzature presenti nelle scuole
  • Utilizzo di tecnologie che esistono nella quotidianità
  • Fornire ai ragazzi SENSO CRITICO per l'utilizzo delle TIC
  • Corsi e approfondimenti per continuo aggiornamento


Cosa si ottiene?

  • Si risolve il problema della comunicazione tra studente e docente
  • Lotta contro ANALFABETISMO DIGITALE che è un rischio per la democrazia


ECCO PERCHE' UN CORSO SU TIC E SHOAH

La didattica della Shoah

Si parla troppo di Shoah? "Ancora la Shoah?" Tre significati possibili:

  • saturazione nei media (cinema, musica, libri...)
  • può nascondere antisemitismo
  • troppo angosciante e quindi insopportabile

 

In realtà non se ne parla abbastanza nei modi giusti:

  • nei media se ne parla tanto ma durante commemorazioni e in modo irrigidito
  • poco spazio a scuola e quindi rischio di un solo rapido accenno

La didattica della Shoah

Perché bisogna parlare di Shoah?

  • "L'Olocausto fu pensato e messo in atto nell'ambito della nostra società razionale moderna, nello stadio avanzato della nostra civiltà e al culmine dello sviluppo culturale umano: ecco perché è un problema di tale società, di tale civiltà e di tale cultura. Per questo l'autodissoluzione della memoria storica moderna è più di un'oltraggiosa noncuranza per le vittime del genocidio. E' anche il segno di una cecità pericolosa e potenzialmente suicida" (Z. Bauman, Modernità e Olocausto)
  • Shoah come finestra sulla storia che rivela potenzialità distruttive della modernità in condizioni particolari
  • Studio della Shoah come RIFLESSIONE sulla MODERNITA' e sul PROGRESSO e su come vivere nella modernità (CITTADINANZA CONSAPEVOLE)

La didattica della Shoah

  • Fare attenzione! Il tema è difficile perché:
    • impegnativo per la sua complessità storica
    • "caldo" (risvolti politici)
    • bisogna evitare sacralizzazione e banalizzazione
  • Alcuni consigli:
    • età degli studenti
    • parlare del "prima" e "dopo" per evitare decontestualizzazione storica del fenomeno
    • non solo male e morte, ma anche bene e vita (sopravvivenza, "giusti")
    • approccio interdisciplinare
    • NECESSARIO USO DELLE TIC (anche per evitare negazionismo)

Il corso

  • Ecco perché TIC e Shoah: sono entrambe competenze di "cittadinanza"
  • Individuazione di un tema specifico: i "salvatori" e i "salvati" del Piemonte
    • Salvatori e salvati (Le château, Aosta 2014, a cura di M.T. Milano) 
    • delimitazione del campo di indagine 
    • focalizzazione della grande storia nel contesto del territorio
  • Corso promosso da tutti gli Istituti della Resistenza in Piemonte
  • Corso finalizzato all'apprendimento di webware a partire dall'analisi di una storia
  • Primo incontro: presentazione del volume e organizzazione del corso

Il corso

Il corso

  • Scelta del racconto: Piedicavallo (VC)
  • Organizzazione degli incontri:
    • Lettura, Brainstorming e Tematizzazione;
    • Ricerca sul web e condivisione;
    • Realizzazione di un prodotto finale (storie, mappe, ebook)
  • Indicazioni pratiche:
    • Il libro
    • Previsioni del lavoro finale:
      • lavoro con la classe
      • proposta di progetto didattico
    • Materiali e fonti presenti in Istituto (ipertesti sul sito, libri, fondi archivistici)
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