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Millennium
Volume 2 - Unità 1
L’Antico regime
Autorità del sovrano assoluto, alleato con la Chiesa intollerante
Per antico regime si intende il tipo di società che caratterizzò l’Europa all'incirca dal XIV al XIX secolo (Ancien régime).
Tutela dei privilegi della nobiltà e del clero
Disconoscimento del merito e della competenza
Per tutti, imposte pesanti
Per i contadini, servitù personali
CARATTERISTICHE
Privilegi di nascita
Oppressione dei sudditi
Tra il 1300 e il 1700 la popolazione europea aumentò solo del 30%.
La stabilità demografica
Cause
Alternarsi di fasi di crescita e di crisi dovute a guerre, carestie, epidemie
Le pessime condizioni igienico-sanitarie, la fame, le malattie, il lavoro pesante rendevano:
la durata media della vita molto breve (34 anni per le donne, 28 per i maschi);
la mortalità infantile molto elevata.
Nell’Europa occidentale la famiglia era composta, solitamente, da non più di 4 o 5 persone: si trattava quindi della cosiddetta famiglia nucleare, costituita da una coppia e dai suoi figli.
Matrimonio tardivo che riduceva il periodo dell’unione feconda e quindi delle nascite
Una famiglia numerosa del XVII secolo.
Durante l’Antico regime:
Una società rurale
L’industria era marginale ed era rappresentata prevalentemente dalla bottega artigiana o dal lavoro a domicilio.
Soprattutto a causa dei vincoli di natura feudale che ancora gravavano sulla terra, la produttività era bassa ed era necessario ampliare la superficie coltivabile: per questo anche vecchi, bambini e donne dovevano lavorare duramente.
Contadini all’epoca dell’Antico regime.
Nelle società di antico regime i diritti non erano concepiti come propri di ogni persona, ma come privilegi di nascita o elargiti dalle autorità.
La società era divisa in ordini (detti anche ceti o stati) di cittadini che non godevano degli stessi diritti.
Nobiltà: deteneva il primato sociale. Il suo potere e la sua ricchezza derivavano dalla proprietà terriera. Il divieto di lavorare, però, portò molti nobili alla rovina economica, pur mantenendone i privilegi.
Le gerarchie sociali
In teoria la disuguaglianza tra gli ordini corrispondeva alle diverse funzioni sociali di origine medievale:
Borghesia: portatrice dell’etica del profitto. A partire dall’XI secolo iniziò la sua ascesa, ma il primato sociale rimase alla nobiltà.
La borghesia
A partire dall’XI secolo: ascesa della borghesia,
i cui valori si identificavano con lo spirito del profitto.
Spesso i borghesi arricchiti compravano titoli o feudi che consentissero loro di diventare nobili (è il cosiddetto tradimento della borghesia).
Gli ordini privilegiati
Una società fondata sulla disuguaglianza
nobiltà
clero
Nel XIV secolo il problema della povertà assunse proporzioni allarmanti: i poveri (privi di fonti di reddito) superavano il 20% della popolazione, concentrati soprattutto nelle città.
Poveri ed emarginati
Quando questi provvedimenti divennero insufficienti si ricorse alla reclusione.
Una famiglia di mendicanti in un dipinto di scuola italiana del XVII secolo.
L’assolutismo fu un «progetto» piuttosto che un fatto: nelle monarchie di antico regime, nonostante gli sforzi dei sovrani, permasero diversità linguistiche, amministrative e fiscali, perfino di pesi e di misure.
Lo stato assoluto
Monarchia feudale
Epoca: Medioevo (XII-XIV sec.)
Formula: Lex facit regem
Legge e sovranità: È la legge a fondare
i poteri del sovrano e a indicarne
i limiti.
La monarchia assoluta si affermò in Europa soprattutto dopo la guerra dei Trent’anni (1618-1648) e fu la forma di Stato tipica dell’antico regime.
Monarchia assoluta
Epoca: Età moderna
Formula: Rex facit legem
Legge e sovranità: È il sovrano a fondare la legge, a darle valore e a determinarne i limiti.
Il sovrano è garante dei diritti degli ordini.
I sudditi non hanno più alcun diritto ma solo doveri.
Copertina del Leviatano di Thomas Hobbes (1651).
Un altro aspetto fondamentale dello Stato di antico regime è l’alleanza tra trono e altare:
L’alleanza tra trono e altare
I sovrani erano convinti che la libertà di fede avrebbe portato all’ingovernabilità, in quanto un suddito di diversa fede avrebbe rifiutato l’autorità regia.
L’identificazione Chiesa-Stato costituiva la radice fondamentale dell’intolleranza.
Nell’antico regime lo Stato era considerato un patrimonio della dinastia regnante, in pratica una proprietà del sovrano.
La società feudale
La rivoluzione francese contesterà questo principio affermando che «il fondamento di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione», cioè nell’insieme degli individui che la costituiscono.
Luigi XIV, il «re Sole» (1638-1715), incarnò meglio di chiunque altro la figura del monarca assoluto.