La crisi del 1929

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Millennium

Volume 3 - Unità 8

Gli USA: dal benessere alla crisi

Forte espansione economica dopo la prima guerra mondiale

1919-1929

Crisi da sovrapproduzione agricola e industriale

Grande crollo della Borsa: Big Crash

24 ottobre 1929

Lungo periodo di depressione economica

1929-1932

New Deal: politica di risanamento attuata da Roosevelt

1932-1940

La gente circonda la Borsa di Wall Street alla notizia del crollo azionario.

Il benessere degli anni Venti

  • Gli anni tra il 1919 e il 1929 furono un periodo di prosperità economica e di consumi sfrenati.
  • Gli Stati Uniti sembravano il paese della ricchezza e del benessere.

Aumento della produzione industriale del 70% soprattutto di beni di consumo:

  • beni prima considerati di lusso entrarono a far parte dei consumi di massa: automobili, primi elettrodomestici.

Il charleston, ballo simbolo dell’euforia degli anni Venti negli USA.

Grande sviluppo urbanistico:

  • grattacieli, imponenti palazzi, reti metropolitane.

Nessun intervento dello Stato nell’economia:

  • finanzieri e imprenditori lasciati completamente liberi dai governi repubblicani.
  • La prosperità economica diffuse grande ottimismo e consumi sfrenati.                                  
  • L’America voleva dimenticare i sacrifici della guerra:

       ➡ erano gli anni del jazz, delle feste nei night club e dell’affermazione di Hollywood come il più importante centro di produzione cinematografica al mondo.

  • Nel 1920 le donne acquisirono il diritto di voto.                                                                             

Il benessere degli anni Venti

 IL PROIBIZIONISMO - 1919

La maggior parte dei locali notturni continuò a servire illegalmente bevande alcoliche e la criminalità iniziò a controllarne la produzione e la distribuzione.

I conservatori si scagliarono contro un modo di vivere considerato frivolo e privo di fede religiosa.

Fu varata una legge che vietava la produzione, la vendita e il consumo di alcol.

La legge fu abolita nel 1933, dopo aver contribuito all’arricchimento dei gangster con i traffici illegali.

Il benessere degli anni Venti

La volontà di difendere la prosperità raggiunta fece insorgere un atteggiamento xenofobo verso il  “diverso”:

  • introduzione a partire dal 1921 delle “quote di ingresso” (limiti nel numero di immigrati per nazionalità di provenienza);
  • inasprimento delle violenze nei confronti dei neri.                                                                        

IL KU KLUX KLAN

Nel 1924 contava oltre 4 milioni di seguaci.

Nel 1866 nacque il Ku Klux Klan nel clima di odio razziale diffusosi dopo la guerra di secessione.

Si trattava di una società segreta che usava sistematicamente la violenza per spaventare e colpire i neri.

Entrò in una fase di declino durante il periodo della grande depressione, per tornare alla ribalta a metà degli anni Sessanta in concomitanza con l’affermazione del movimento per i diritti della popolazione nera.

  • Ben presto la produzione divenne eccessiva soprattutto nel settore agricolo:                        

       ➡ il salario dei lavoratori cresceva più lentamente della produzione;

       ➡ l’1% della popolazione controllava il 30% della ricchezza nazionale.

  • La capacità di acquisto delle masse diminuiva.                                                                              
  • Solo la Borsa continuava a crescere, ma si trattava di valori gonfiati.

L’inizio della crisi

LA “BOLLA SPECULATIVA”

Tra il 1927 e il 1929 il valore delle azioni si quadruplicò.

Il miraggio di arricchirsi comprando azioni per poi rivenderle a un prezzo maggiore convinse anche i piccoli risparmiatori a investire in Borsa.

Più crescevano gli investimenti, più il valore delle azioni aumentava.

Si trattava di una crescita unicamente determinata dal gioco della domanda e dell’offerta.

Il Big Crash

  • Nel 1929 iniziarono i primi segnali di crisi:                                                                                      

       ➡ le industrie si trovarono con una crescente quantità di merce invenduta;
       ➡ la crescita del valore delle azioni si fermò bruscamente;
       ➡ le banche cominciarono a chiedere la restituzione dei prestiti a privati o industrie.

  • Tutti corsero a vendere le proprie azioni nel timore di perdere i risparmi investiti.               

24-29 OTTOBRE 1929

La corsa alla vendita fece crollare il prezzo delle azioni.

In pochi giorni migliaia di Americani videro i loro risparmi andare in fumo alla Borsa di Wall Street a New York.

Un pacco di giornali con la notizia del crollo in Borsa.

La grande depressione

  • Il crollo finanziario determinò una crisi economica senza precedenti che investì tutti i settori:

       ➡ le banche non concessero più prestiti;

       ➡ molte industrie furono costrette a chiudere non potendo vendere i prodotti;

       ➡ i piccoli proprietari, non riuscendo più a coprire i debiti contratti con le banche per il forte calo dei prezzi agricoli, persero  la terra.

FAME E POVERTÀ

Milioni di lavoratori si trovarono senza lavoro.

La crescente disoccupazione causò una forte diminuzione della capacità d’acquisto.

Nel 1932:

  • 12,5 milioni di disoccupati
  • 5000 banche fallite
  • 30 000 aziende chiuse

Una fila di disoccupati sotto un manifesto che esalta lo stile di vita americano.

  • Nel 1932 fu eletto presidente un esponente del Partito democratico, Franklin Delano Roosevelt.
  • Roosevelt propose un piano di intervento dello Stato per risanare l’economia.
  • Il consenso e la simpatia riscossi presso la maggioranza degli Americani gli garantirono la rielezione nel 1936.

Il «New Deal»

«NEW DEAL», nuovo corso

Piano di spese pubbliche (strade, ponti, ospedali, scuole) per risolvere il problema dell’occupazione.

Svalutazione del dollaro per rendere più facile l’esportazione delle merci.

Istituzione di un sistema di controllo sulle banche e sulle attività finanziarie.

Concessione di prestiti ai contadini.

La produzione tornò ai livelli precedenti la crisi, ma la disoccupazione restò alta.
Il completo assorbimento della disoccupazione avverrà con le spese per il riarmo all’inizio della seconda guerra mondiale.

I finanziamenti e gli investimenti americani che avevano sostenuto l’Europa nella ricostruzione del dopoguerra si interruppero.

Gli effetti della crisi degli USA nel mondo

 Le banche americane pretesero i loro crediti causando una crisi finanziaria in molti paesi europei.

La crisi economica ridusse i consumi e quindi le importazioni dai diversi paesi del mondo, nonché la produzione dei paesi esportatori.

Gli effetti devastanti della crisi americana favorirono la nascita di regimi autoritari.

Nel 1932:

  • 15 milioni di Europei disoccupati
  • meno 38% della produzione mondiale
  • meno 70% del commercio internazionale
  • meno 55% degli investimenti
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