Informatica per gli studi umanistici

Tiziana Mancinelli - Simone Rebora

Programma del corso 
Informatica per gli studi umanisti

2018/2019

 
  • Il corso prevede la trattazione dei seguenti argomenti:
    
    Fondamenti di Informatica umanistica e della testualità digitale. Introduzione alla storia dell’evoluzione del Web. Edizioni scientifiche digitali.
    
    Standard e codifica dei caratteri, multimedialità, l'architettura dell'informazione;

 

 

- I linguaggi di marcatura: XML, HTML5, CSS. Verrà dedicato particolare spazio all'uso del linguaggio di marcatura TEI (Text Encoding Initiative) e agli strumenti e alle risorse per il suo utilizzo, assieme agli editor di supporto;

 

L’edizione scientifica digitale: verranno individuate i diversi metodi che intervengono nella realizzazione di una risorsa digitale; verrà data particolare attenzione alla modellizzazione delle strutture testuali, alla trascrizione e all’apparato critico.

 

- Analisi del testo: metodologie e applicazioni. Principali tecniche di analisi computazionale: Stilometria, Topic Modeling, Sentiment Analysis

Modalità d'esame

 

                   

 

 

 

 

 

Oltre agli articoli e materiale che vi sarà fornito a lezione

 

articoli, video MOOC, esercitazioni.

Per i frequentanti:

  • Progetto
  • traduzione

Le lezioni

 

                   

 

 

 

 

 

Martedì dalle 10.10 alle 13.30

 

 

Anime Elettriche

 

Le nostre identità digitali sono composte da sentimenti e informazioni sempre più strettamente intrecciati tra loro. Quando condividiamo via web ci sentiamo al contempo più gratificati e più informati. Sempre presenti e al contempo proiettati in un altrove, siamo come anime elettriche in estasi permanente.

 

 

 

 

Obiettivo della lezione

Introduzione alla disciplina

Che cosa sono le Digital Humanities?

Dariah - http://www.dariah.eu/

L'uso delle metodologie informatiche nello studio delle discipline umanistiche ha portato significativi cambiamenti sia
 
nel modo ci lavorare degli studiosi sia 

nel modo di accedere all'informazione.

Cosa hanno prodotto le Digital Humanities:

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  • Produzione di strumenti e risorse
  • Cambiamento di ricezione della cultura cosidetta materiale

Come ripensare gli studi umanistici:

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Il trattamento automatico dell'informazione. Con scienze dell'informazione ci si riferisce in generale a tutte quelle discipline che si occupano dei processi e sei sistemi di reperimento, conservazione, trasformazione e trasmissione dei dati informativi.

Ripensare gli strumenti e i modelli:

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Quindi, l'informatica – trasforma i dati, che identificano tutti gli oggetti portatori di informazione, in sistemi che definiremo formali, cioè costruiti in base a precisi schemi e secondo specifiche regole.

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Che cos'è l'informatica

  • Quello che è formalizzato diventa computabile, quindi risolvilbile sulla base di processi automatici.

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Che cos'è l'informatica

L'informatica è un complesso di formalismi, che per funzionare richiedono una visione altrettanto formale dei dati sui quali le macchine informatiche sono chiamate a compiere delle operazioni.

Che cos'è l'Informatica umanistica?

DH 2011 "The big tent Digital Humanities"

  • Preservare, convervare, rappresentare la conoscenza

 

  • Modalità di manipolazione, ai criteri del trattamento

 

 

  • le forme della disseminazione

 

  • Cambiamento della struttura del testo

 

  • Cambiamento della lettura di un testo

Mi pare assolutamente evidente che questa, come poche altre frontiere, sembrano poter offrire sbocchi professionali agli studenti di studi umanistici.

 

Questo perché la formazione culturale di un "letterato" unita a una buona conoscenza dei problemi teorici e metodologici che stanno dietro al fenomeno informatica, costruiscono uno dei miscugli più ricercati.

 

La ricetta è: competenza tecnica unita alla capacità di collocare il fenomeno da trattare nel proprio contesto, di analizzarlo e di trasformarlo in un efficiente oggetto informatico. Come dire: la tecnica è alla portata di tutti, l'analisi raffinata un po' meno.

(Giuseppe Gigliozzi)

Non meno importante il problema della portabilità dei documenti, che vuol dire indipendenza dalle piattaforme hardware e software.

 

Non dobbiamo, infatti, rischiare che i nostri dati muoiano assieme a una determinata macchina o assieme a un certo programma, ma dovremo essere sempre in grado di conservare l'informazione, qualunque sia il supporto tecnico.

 

Sistemato il testo non ci resta che esplorare, se ci riesce, i meccanismi che lo muovono. Meccanismi che non appartengono più semplicemente a quello che si appoggia fisicamente sul foglio di carta (o nei settori di un dischetto), ma che da questa carta si protende  verso spazi non ancora interamente sondati.

  • Ogni traduzione implica il rischio di perdita (o almeno di trasformazione) di informazione.
  • Quando il testo si stacca dal foglio diventa qualcosa di manipolabile, un individuo di cui dobbiamo riconoscere gli elementi e le relazioni

L'informatica umanistica

 

  • è interdisciplinare e si basa su progetti di collaborazione

 

  • riflette sulla rappresentazione della conoscenza e del nostro patrimonio culturale

 

  • La ricezione di queste risorse, la disseminazione e la lettura

 

  • La lettura può essere computabile

 

Chi rimpiangerà i vecchi tempi sarà inesorabilmente schiacciato dalla voglia di robot che dilagherà nei giovani. (Giuseppe Gigliozzi)

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