Lezione 1
Scelta del nome a dominio ed acquisto
spazio hosting per creare un sito web
Roberto Piva
Tra i primi termini con cui si ha a che fare quando si realizza un sito internet, ovviamente ci sono hosting e dominio.
Nel cercare di spiegarne con semplicità il concetto e l'importanza di questi due elementi, vediamo assieme un esempio per chiarire la differenza tra hosting e dominio.
Un dominio è un indirizzo del tipo www.nomedelsito.it che indentifica e permette di raggiungere un sito web.
Posso registrare il nome dominio che desidero?
Non è detto che il nome scelto sia libero, perché deve esistere una sola combinazione con quel nome.
La registrazione del dominio viene fatta da una persona o una società, seguendo una procedura in cui devono essere forniti dati riguardanti l'azienda o personali.
URL = Universal Resource Locator
Metodo
di accesso
Nome dell'host
TLD
Radice
Da quali elementi è formato?
Ricapitolando, il dominio è formato da:
Il dominio è l'indirizzo del tuo sito web, cioè l'url (www.example.com) che gli utenti digitano nel browser per raggiungere la tua pagina.
Alla base abbiamo il sistema dei nomi a dominio, chiamato
DNS (Domain Name System).
È un sistema che garantisce la risoluzione (cioè la conversione) di nomi di host collegati ad una rete (come ad esempio Internet) in indirizzi IP e viceversa...
A vostro parere, è più facile memorizzare una stringa di numeri tipo 31.197.107.90 oppure utilizzare la forma www.example.com??
Un computer però deve collegarsi al server e per far visualizzare un sito internet, ha necessità di utilizzare la sequenza di numeri chiamata indirizzo IP.
La registrazione di un dominio ha lo scopo principale di acquisire l'utilizzo esclusivo di quell'url.
In alcuni casi, il dominio viene acquistato solo per creare accout di posta (cioè, per avere una casella email personalizzata).
I siti web realizzati in WordPress, sono composti da una serie di cartelle, file connessi ad un database.
Questi elementi devono essere ospitati in un server, che è un vero e proprio computer fisico all'interno di un data center, dove risiedono migliaia di siti web, servizi e molto altro.
E' lo spazio su cui viene costruito il sito web.
Senza questo, si può avere un dominio, ma non può esserci un sito internet. La dimensione e la tipologia dello spazio hosting varia a seconda delle esigenze.
Il dominio è come l'indirizzo fisico di casa. Se qualcuno vuole inviarti posta o venirti a trovare, deve necessariamente far riferimento a quel nome della via, città, eccetera.
La struttura della casa vera e propria è lo spazio hosting.
All’interno della casa abbiamo stanze, mobili, arredi, che in questa nostra similitudine sono i contenuti del sito web.
Si può avere un sito web pagando solo il dominio?
La risposta è no. Perchè il sito internet ha bisogno dello spazio in cui risiedere, il letto, l’armadio e la cucina hanno bisogno della casa.
Una semplice via, non gli basta =)
Come abbiamo visto prima, il dominio ha una parte chiamata estensione. L’estensione .com indica un generic top-level domain, cioè un dominio di primo livello generico.
Anche .it è un’estensione molto utilizzata. In questo caso, parliamo di country code top-level domain, cioè dei domini di primo livello nazionali.
scegliere un servizio che offra un supporto professionale;
poter gestire il tuo account e relativi servizi con facilità ed autonomia;
ottenere ottime performance (riguardo i servizi dell'hosting);
Scegliere l'estensione principale (.it, .com) ed eventuali altre estensioni da acquistare (.org, .net, .eu, ecc);
Decidere per quanti anni mantenere il dominio prima della scadenza o rinnovo (1 anno, 3 anni, 5 anni, ecc);
Acquistare servizi aggiuntivi (caselle di posta, server FTP, database, ecc) oppure opzionali (oscuramento Whois, SSL, ecc) ;
Quando si acquista un dominio, le estensioni sono solo una delle tante opzioni disponibili; vediamo alcuni servizi che sono comunemente offerti con l'acquisto del dominio:
NB: la tecnica dei redirect è indispensabile anche durante l'ottimizzazione SEO-on-Site: se volete, ne vedremo l'utilità nelle prossime lezioni.
NB: Come accennato nelle slide precedenti, anche www è un dominio di terzo livello: si può decidere di utilizzarlo o meno.
Linux
Apache
MySQL
PHP
Per poter installare correttamente WordPress, dobbiamo acquistare un servizio hosting che abbia almeno i seguenti requisiti tecnici:
I migliori provider in Italia dove acquistare un dominio con spazio hosting e servizi annessi per WordPress:
Il dominio è l'indirizzo del sito internet, solitamante esperesso nella forma: nomedominio.it
Per realizzare un sito web, hai bisogno sia del dominio che dell'hosting, ovvero lo spazio "fisico" dove risiederanno file, database ed alcuni servizi.
Se l’argomento riguarda, ad esempio, la compravendita chitarre elettriche gibson originali, il dominio non dovrà essere un generico paradisodellechitarre.com, ma piuttosto gibson-originali.com
Se non sei il proprietario di un marchio conosciuto, sarà difficile creare un brand dal nulla e spingerlo puntando solamente sul nome a dominio.
Scegli il nome ed accetta il fatto che le persone all'inizio non capiranno chi sei dal dominio;
Oppure, scegli un dominio che descriva il tema che tratti in modo tale che possano capire subito la tua nicchia di mercato (come l'esempio delle chitarre gibson);
2) Se non hai un marchio importante, scegli un nome descrittivo
Quando dovrai indicizzare il sito internet, ricorda che il dominio gioca un ruolo molto importante:
3) Ricorda che i motori di ricerca prendono in considerazione il nome a dominio
Scegli un nome che sia facile da scrivere, oltre che da ricordare: se il tuo sito web avesse un dominio tipo www.hsoriel99.com, non avresti molta fortuna nell'essere trovato...
Non è il caso di usare domini lunghi, illeggibili e difficili da ricordare: meglio essere breve e andare dritto al punto!
4) Scegli un nome a dominio breve e facile da ricordare
Ove possibile, ti consiglio di scegliere un dominio con estensione .com oppure, se operi principalmente in Italia, .it.
Queste estensioni non solo trasmettono maggiore professionalità, ma permettono anche agli utenti di raggiungere il tuo sito internet più facilmente.
5) Scegli un dominio con estensione .com o .it
Prima di acquistare un dominio è sempre buona regola fare un controllo su Wayback Machine.
Usando questo strumento, basta inserire il dominio che hai scelto sulla pagina web per verificare che in passato questo nome non sia stato usato per ospitare contenuti offensivi o inappropriati.
Se così fosse, è consigliabile evitare di usare questo dominio!
6) Prima di acquistare un dominio, usa il servizio
Wayback Machine
I motori di ricerca conoscono per quanto tempo il tuo dominio sarà registrato... Se lo acquisti per un anno, dai l'impressione di non "fare sul serio" e quindi non darai un'immagine autorevole al tuo dominio.
La primo volta acquistalo per almeno 3 anni: successivamente puoi rinnovarlo annualmente.
7) Acquista il dominio per almeno 3 anni
Se hai scelto un dominio dal nome unico e vuoi assicurarti che nessuno possa creare un sito web vagamente simile al tuo, acquista tutte le varianti di quel nome e tutte le estensioni.
8) Se hai un nome unico, acquista tutte le sue varianti
Non c'è nessuna differenza in termini di penalità o indicizzazione tra un sito internet che ha il trattino e uno che non lo ha.
Anche sull'utilizzo dei numeri del nome a dominio, no problem!
9) Trattini o Numeri sì o no?
Potrebbe essere l'errore più grave. Non utilizzare mai un nome simile a quello di un tuo concorrente e cercare di fare il furbo!
10) Non copiare mai il nome di un altro brand
Lezione 2
Introduzione a WordPress
Roberto Piva
L’acronimo CMS sta per Content Management System: indica un software per la gestione dei contenuti di un sito Web.
Grazie a un buon CMS come WordPress, l’operazione di creare pagine web e articoli composti da testi, immagini ed elementi multimediali diventa alla portata di tutti: non è più necessario acquisire conoscenze di programmazione HTML!
WordPress ormai è utilizzato non solo per realizzare blog ma anche per creare siti web aziendali:
Ecco alcuni famosi siti internet che utilizzano WP:
In informatica, il termine inglese open source (che significa sorgente aperta) viene utilizzato per riferirsi ad un software di cui gli autori (più precisamente, i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti di apportarvi modifiche ed estensioni.
La configurazione iniziale è semplice ed immediata, però ha moltissime limitazioni:
NON è possibile usare i plugin, e non si possono installare temi acquistati.
Sarai costretto a utilizzare un sottodominio tipo https://robe.wordpress.com
Questa versione offre un pacchetto open-source che puoi scaricare gratuitamente, installare sul tuo server ed usare per personalizzare il tuo sito come desideri.
Supporta migliaia di temi e plugin, sia gratuiti che a pagamento.
La configurazione iniziale è semplice ed immediata, però ha moltissime limitazioni:
NON è possibile usare i plugin, e non si possono installare temi acquistati.
Sarai costretto a utilizzare un sottodominio tipo https://robe.wordpress.com
Questa versione offre un pacchetto open-source che puoi scaricare gratuitamente, installare sul tuo server ed usare per personalizzare il tuo sito come desideri.
Supporta migliaia di temi e plugin, sia gratuiti che a pagamento.
Client FTP
Server FTP
Trasferimento file
Scarichiamo, installiamo il software e...
Caspiterina! Ci siamo dimenticati di recuperare le credenziali di accesso ai servizi hosting messi a disposizione dal nostro provider di fiducia...
Apriamo il browser e andiamo all'indirizzo principale del nostro sito, che sarà qualcosa del tipo www.miosito.it
Ultimi dettagli e...
Lezione 3
Esploriamo nel dettaglio il
Pannello di controllo di WordPress
Roberto Piva
La Bacheca o Dashboard è la principale area di lavoro di WordPress: essa fornisce rapide informazioni sul tuo sito internet.
Include informazioni sul numero di pagine e articoli sul tuo blog, i commenti più recenti, le ultime novità da WordPress.org, ecc.
Una caratteristica della barra degli strumenti è quella di essere sempre ancorata nella parte superiore della pagina: pertanto, anche se scorreremo nella pagina, continueremo a vederla sia nel back-end e sia nel front-end del sito internet e resterà visibile per tutto il tempo in cui saremo loggati.
A prima vista possiamo notare come il pannello di amministrazione di WordPress sia costituito da tre componenti principali:
Gli articoli, comunemente chiamati Post, sono la principale tipologia di contenuto in Wordpress.
Generalmente abbiamo tre macro tipi di contenuti:
Gli articoli, comunemente chiamati Post, sono un oggetto composto da testo e immagini, che è organizzato in categorie e tag, scritto da un autore e visualizzato in ordine cronologico inverso rispetto all'indice del sito web.
Un post o articolo può contenere solo testo, solo un'immagine, testo e immagini, una galleria di immagini, un video, un file audio, un documento, ecc.
Si possono ricercare post pubblicati nel corso di un determinato anno, di un determinato mese, o anche di un giorno specifico.
Come organizzare i contenuti
che pubblichiamo
La categoria di un blog è un contenitore di articoli. Attraverso queste tassonomie descrivi l’argomento del progetto, crei una descrizione degli argomenti affrontati sul tuo diario online.
Hai un blog dedicato al web marketing? Ecco le categorie:
Il tag è una tassonomia che organizza i contenuti a prescindere dalle categorie. Questo significa che non esiste rapporto gerarchico tra questi elementi. Il tag non è subordinato nella struttura del blog, è un’entità indipendente.
Le principali caratteristiche:
L'errore principale che i blogger alle prime armi commettono con i tag: li confondono con elementi utili al posizionamento.
La conseguenza è un blocco di etichette che appare alla fine del post.
Le pagine di WordPress identificano contenuti sempre validi nel tempo.
Vengono generalmente usate per quei contenuti che descrivono chi sei, cosa fai, la mission della tua azienda, ciò che vendi o che proponi, i contatti.
Le pagine di WordPress sono inoltre particolarmente adatte per guide, risorse, tutorial, how-to e simili.
In linea di massima e nella maggior parte dei casi, qualsiasi argomento si ha intenzione di pubblicare è un post.
In caso di dubbio, poniamoci queste due semplici domande:
L'editor di testo è il cuore di WordPress: quando vogliamo creare un nuovo articolo o ne vogliamo modificare uno precedentemente scritto, dovremo utilizzare questo strumento.
In generale è l'elemento con il quale faremo la maggior parte del lavoro.
La colonna di sinistra contiene quei pannelli che svolgono principalmente funzioni legati direttamente al contenuto del nostro articolo, mentre la colonna di destra contiene quei pannelli che hanno funzioni e caratteristiche che hanno a che fare con la gestione e con i metadati del post.
Creare un nuovo post in WordPress è molto semplice. Esso può essere fatto sia dalla barra degli strumenti, sia dal pannello di amministrazione.
Partendo dall'alto abbiamo il campo Titolo. Questo campo è obbligatorio: non appena lo avremo inserito, WordPress genererà automaticamente un permalink che possiamo eventualmente modificare.
Una caratteristica super di WordPress è che salverà automaticamente questo post come bozza. Cosa significa? Se anche noi chiudiamo il Browser per errore, o usciamo dalla pagina per visitarne un'altra WordPress o ci esplode il computer, ricorderà quello che abbiamo appena scritto.
Passiamo ora al nostro Editor WYSIWYG, acronimo inglese che sta per What You See Is What You Get, (quello che vedi è quello che è ottieni). Possiamo scrivere del testo, inserire immagini ed altri contenuti multimediali.
Il nostro editor ha una propria Barra degli strumenti che ci consente di lavorare al pari di un qualsiasi programma di elaborazione testi (tipo Word).
Nella parte superiore della colonna di destra si trova il pannello di pubblicazione, dove troviamo:
lo stato in cui si trova l'articolo
e la visibilità che può essere:
Infine abbiamo la possibilità di impostare una data ed ora di pubblicazione dell'articolo, come i post di Facebook!
Il pannello successivo è il tanto discusso pannello formato, che ci consente di scegliere il tipo di post che andremo a pubblicare. Esso è molto dipendente dal tema che utilizziamo per la formattazione dei vari formati.
I prossimi due pannelli sono molto importanti: le Categorie e i Tags di cui abbiamo già discusso prima.
Tutti gli articoli devono appartenere ad almeno una categoria e possono avere uno o più Tags: questo dipende da come hai deciso di impostare il tuo piano editoriale.
L'ultimo pannello è quello dell'immagine in evidenza (featured images).
Nella maggior parte dei casi sono sfruttate come anteprime all'interno della homepage, in una lista di notizie, o sui social media.
Vediamo nel dettaglio le altre sezioni del menù principale di WordPress:
Se abbiamo la necessità di aggiungere e visualizzare in un articolo o pagina un'immagine, un documento (ad esempio un pdf), o un file di archivo (ad esempio zip), WordPress fornisce uno strumento semplice e pratico.
Se inseriamo una foto direttamente dalla schermata "Aggiungi nuovo articolo" verrà comunque salvata e mostrata nella schermata Media.
Questo sistema consente di aggiungere una foto in un articolo e di renderla contemporaneamente disponibile per altri articoli o pagine.
I commenti sono molto utili per garantire una partecipazione attiva dei lettori all'interno del blog ma ciò richiede anche uno sforzo di moderazione, valutando volta per volta se il commento è valido e può essere pubblicato o meno.
Non tutti i blog prevedono la moderazione dei commenti che è, però, fortemente consigliata per evitare che il vostro sito web si trasformi in spam, annietando i vostri sforzi di creazione di contenuti originali e di qualità.
Per questo motivo vi consiglio di consentire i commenti, ma di attivarne la moderazione prima della pubblicazione, dove per moderazione si intende che il commento può essere pubblicato solo previa approvazione da parte dell'amministratore del blog.
Accedendo su Impostazioni > Discussione troviamo l'opzione, abilitata di default:
Consenti la scrittura di commenti per i nuovi articoli
(anche se è scritto "articoli" l'opzione fa riferimento anche alle pagine).
Possiamo deselezionare il box per disattivare i commenti ma attenzione: solo i contenuti NUOVI saranno condizionati da questa azione, cioè solo quelli che pubblicheremo dal momento in cui decidiamo di disattiviare l'opzione.
Tutti i post o pagine che avevano dei commenti attivati PRIMA di modificare tale impostazione (Consenti la scrittura di commenti per i nuovi articoli), ovviamente visualizzeranno e potranno ricevere nuovi commenti.
In qualsiasi tipologia di sito web può essere necessario rimuovere i commenti, creando delle pagine "normali" che non richiedono quindi questa interazione con l'utente.
Nel caso di sito aziendale questa è la soluzione ottimale: tutte le pagine dovrebbero essere create senza commenti. Non ha senso infatti creare uno scambio di battute tra i visitatori, sulle pagine dove viene descritta l'azienda e i suoi prodotti o servizi...
I ruoli principali di WordPress che possono essere assegnati agli utenti sono cinque:
Il menù delle impostazioni di WordPress, fornisce una serie di pagine di amministrazione che permettono di configurare diverse funzionalità del sito internet.
La struttura predefinita del menu è la seguente:
Formattazione: scegliere se convertire le emoticons in simboli grafici e di far correggere in automatico a WordPress eventuali stringhe inserite in codice XHTML che non sono state correttamente lette.
Categoria predefinita articoli: permette di scegliere in quale categoria presente verrà automaticamente inserito un nuovo post o contenuto.
Categoria predefinita link: permette di scegliere l'eventuale blogroll predefinito in cui inserire un link.
Pubblicalo: è un bottone che può essere aggiunto alla toolbar del proprio browser e che consente in modo veloce di inserire la pagina in cui si sta navigando nel proprio blog sotto forma di contenuto.
Pubblicazione remota: attivando i due protocolli presenti, è possibile pubblicare sul proprio WordPress tramite altri dispositivi come tablet, smartphone, ecc.
Servizi di aggiornamento: è possibile specificare una serie di indirizzi di servizi di aggiornamento automatico di liste, aggregatori e motori di ricerca di blog.
La tua homepage mostra: permette di decidere cosa verrà visualizzato in home page, se una pagina statica predefinita o, in automatico, gli ultimi articoli.
Le pagine del blog visualizzano al massimo: permette di scegliere il numero massimo di articoli presenti in ogni pagina.
I feed visualizzano i più recenti: permette di scegliere il numero massimo di elementi presenti nei feed Rss.
Per ciascun articolo in un feed, mostra: per definire se il feed Rss deve mostrare un riassunto o tutto l’articolo.
Visibilità ai motori di ricerca: Scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione del sito internet.
Impostazioni predefinite per gli articoli: permette di scegliere le opzioni per la notifica e scrittura, ad esempio da altri blog (tramite pingback e trackback), e la scrittura di commenti per gli articoli.
Altre impostazioni commenti: è possibile permettere la scrittura di commenti solo a chi è registrato e loggato, oppure a chi inserisce semplicemente il nome e l’indirizzo email.
Inoltre si possono stabilire i vari livelli dei commenti e la loro relativa suddivisione. Si può infine stabilire il numero di giorni dopo i quali i commenti verranno chiusi automaticamente sui singoli articoli.
Invia una e-mail ogni volta che: serve per stabilire se ricevere un'email ogni volta che viene inserito un commento, sia pubblico che in moderazione.
Prima che appaia un commento: è possibile scegliere se i commenti saranno sempre moderati dall'amministrazione o se chi ha già un proprio commento pubblicato potrà pubblicarne altri senza bisogno di moderazione.
Moderazione commenti: è possibile decidere se mantenere in coda un commento che contiene link, ed inserire alcune parole specifiche che, se contenute all'interno del commento, lo fanno inserire automaticamente fra quelli in coda di moderazione.
Blacklist dei commenti: se un commento contiene una delle parole inserite nella blacklist, va automaticamente in spam.
Avatar: permette di visualizzare l'immagine del profilo.
Dimensioni immagine: è possibile scegliere la dimensione (in pixel), delle immagini da caricare nel nostro blog.
Si possono impostare le dimensioni della miniatura (che può essere ritagliata alle dimensioni esatte), delle immagini di dimensioni medie e delle immagini di dimensioni grandi.
Caricamento file: è possibile decidere in quale cartella salvare i file e le immagini caricate in upload; si può anche fornire un percorso completo specifico ed organizzare le cartelle degli upload in base al mese ed all'anno di caricamento.
Si può scegliere un formato predefinito, un formato che contiene data ed ora di pubblicazione, un formato con il mese ed il nome oppure un formato numerico. In alternativa, il formato del link può anche essere completamente personalizzato.
In questa sezione sarà necessario selezionare la pagina che conterrà la Privacy Policy del nostro sito web. Un breve testo ci informa che, in quanto proprietari di un sito internet, potremmo dover seguire le leggi nazionali o internazionali sulla privacy
e ci illustra che potrebbe essere necessario creare una pagina apposita per spiegare ai lettori la nostra privacy policy.
Chiaramente si tratta di un testo standard dimostrativo: ognuno deve creare l'informativa personalizzata secondo i servizi che fornisce ed è sempre meglio sentire pareri di esperti specializzati e/o documentarsi sull'argomento.
Lezione 4
Serviamoci dei temi di WordPress
per customizzare il sito internet
Roberto Piva
La sezione Aspetto del backend di WordPress fornisce alcuni strumenti utili per la personalizzazione del blog, la gestione dei temi, l’inserimento di widget e la creazione dei menu.
Un tema di WordPress è un insieme di file (.php, .css, .js) distinti dai file di sistema del CMS che determinano l'aspetto ed il comportamento del sito internet.
I temi includono informazioni sul layout come grafica, header, logo e footer ed altri contenuti.
Nella schermata principale è possibile visualizzare il tema attivo e l'elenco di quelli installati. Con l'opzione anteprima è possibile testare il funzionamento di un tema per provarlo ed eventualmente installarlo se ci piace.
Cliccando su "aggiungi nuovo tema" possiamo navigare in un elenco di temi presenti nel sito di WordPress, effettuare una ricerca per parola chiave, filtrare i risultati in base al tipo di layout o alle funzionalità presenti.
Su "carica tema" invece è possibile caricare un tema che abbiamo salvato nel nostro computer. In questo caso il tema deve essere un file con estensione .zip.
Entrando nella schermata "personalizza" ci trovaimo di fronte ad una serie di opzioni che variano a seconda del tema attivato.
Queste opzioni possono riguardare lo schema dei colori, l'immagine dell'header, l'immagine ed i colori dello sfondo, la gestione dei widget, l'impostazione di una pagina statica come homepage.
Un widget è un box dell'interfaccia grafica che aggiunge funzionalità al sito web.
Nella parte destra sono presenti tutte le aree del blog adatte a ricevere un widget . Ogni area corrisponde a una regione precisa del sito internet che ad esempio può essere la sidebar o il footer e deve essere abilitata mediante funzioni specifiche del tema.
Non tutte queste voci sono attive di default. Cliccando su "impostazioni schermata", possiamo abilitare quelle mancanti.
Una volta che abbiamo individuato tra i vari elenchi una voce che vogliamo inserire clicchiamo su "aggiungi al menu".
Ci spostiamo su "Gestione posizione". A seconda del tema scelto, troviamo (come per i widget) delle aree attive rispetto ai menu.
Il tema Twenty Fourteen supporta un menu primario superiore e un menu secondario nella sidebar di sinistra.
Prima era molto triste e grigio...
Bellissimo quest'editor integrato di WordPress, ma sarà utile per qualcosa oppure...
L'editor avanzato del tema è importante, perchè grazie ad esso possiamo:
Che tipo di sito web ho intenzione di creare?
Scarichiamo il pacchetto zip:
Carichiamo i file estratti nel server FTP del nostro hosting preferito grazie a FileZilla.
Potremmo attivare il tema e senza pensieri, iniziare a configurarne le impostazioni, creare e modificare pagine ma prima... Child Theme showtime!
Oltre alla semplicità d'uso, WordPress è apprezzato anche per l'esistenza di tantissimi plugin aggiuntivi grazie ai quali possiamo personalizzare un sito web, riuscendo a svolgere una serie di operazioni molto utili come quelle che riportiamo:
Roberto Piva
Lezione 5
Analisi e progettazione del sito internet
Un dominio è un indirizzo del tipo www.nomedelsito.it che indentifica e permette di raggiungere un sito web.
Posso registrare il nome dominio che desidero?
Non è detto che il nome scelto sia libero, perché deve esistere una sola combinazione con quel nome.
La registrazione del dominio viene fatta da una persona o una società, seguendo una procedura in cui devono essere forniti dati riguardanti l'azienda o personali.
I siti web realizzati in WordPress, sono composti da una serie di cartelle, file connessi ad un database.
Questi elementi devono essere ospitati in un server, che è un vero e proprio computer fisico all'interno di un data center, dove risiedono migliaia di siti web, servizi e molto altro.
E' lo spazio su cui viene costruito il sito web.
Senza questo, si può avere un dominio, ma non può esserci un sito internet. La dimensione e la tipologia dello spazio hosting varia a seconda delle esigenze.
Il dominio è come l'indirizzo fisico di casa. Se qualcuno vuole inviarti posta o venirti a trovare, deve necessariamente far riferimento a quel nome della via, città, eccetera.
La struttura della casa vera e propria è lo spazio hosting.
All’interno della casa abbiamo stanze, mobili, arredi, che in questa nostra similitudine sono i contenuti del sito web.
Client FTP
Server FTP
Trasferimento file
Caspiterina! Ci siamo dimenticati di recuperare le credenziali di accesso ai servizi hosting messi a disposizione dal nostro provider di fiducia...
In linea di massima e nella maggior parte dei casi, qualsiasi argomento si ha intenzione di pubblicare è un post.
In caso di dubbio, poniamoci queste due semplici domande:
La categoria di un blog è un contenitore di articoli. Attraverso queste tassonomie descrivi l’argomento del progetto, crei una descrizione degli argomenti affrontati sul tuo diario online.
Hai un blog dedicato al web marketing? Ecco le categorie:
Il tag è una tassonomia che organizza i contenuti a prescindere dalle categorie. Questo significa che non esiste rapporto gerarchico tra questi elementi. Il tag non è subordinato nella struttura del blog, è un’entità indipendente.
Le principali caratteristiche:
Un widget è un box dell'interfaccia grafica che aggiunge funzionalità al sito web.
Nella parte destra sono presenti tutte le aree del blog adatte a ricevere un widget . Ogni area corrisponde a una regione precisa del sito internet che ad esempio può essere la sidebar o il footer e deve essere abilitata mediante funzioni specifiche del tema.
Non tutte queste voci sono attive di default. Cliccando su "impostazioni schermata", possiamo abilitare quelle mancanti.
Una volta che abbiamo individuato tra i vari elenchi una voce che vogliamo inserire clicchiamo su "aggiungi al menu".
I ruoli principali di WordPress che possono essere assegnati agli utenti sono cinque:
Che tipo di sito web devo creare?
Analisi riguardo le specifiche definite e concordate con il cliente: dobbiamo sempre rispettare le specifiche del cliente?
Testi?
Immagini?
Navigazione?
Statistiche?
Obiettivi?
...?
Analizzare e studiare la nuova alberatura del menù
Possiamo usare i colori che preferiamo?
Rispettare regole non scritte...
Preparazione delle bozze grafiche!
Otteniamo l'approvazione
firmata da parte del cliente
Evviva!! Possiamo procedere con...
... lo sviluppo del nuovo sito web!
Roberto Piva
Lezione 6
WordPress: dal layout grafico
allo sviluppo delle pagine web
I temi prevedono anche la personalizzazione visiva
dei singoli elemementi che compongono il sito web
Possiamo anche modificare alcuni aspetti
grafici e funzionali grazie al tema figlio
Attraverso i page builder, possiamo creare il layout in modo semplice e veloce!
Azienda
Prodotti
Superfici
Colori e Tessuti
Info e Contatti
Dopo aver creato tutte le pagine, possiamo procedere alla realizzazione dei menù:
Non tutte queste voci sono attive di default. Cliccando su "impostazioni schermata", possiamo abilitare quelle mancanti.
Una volta che abbiamo individuato tra i vari elenchi una voce che vogliamo inserire clicchiamo su "aggiungi al menu".
Un widget è un box dell'interfaccia grafica che aggiunge funzionalità al sito web.
Nella parte destra sono presenti tutte le aree del blog adatte a ricevere un widget . Ogni area corrisponde a una regione precisa del sito internet che ad esempio può essere la sidebar o il footer e deve essere abilitata mediante funzioni specifiche del tema.
Ricordiamoci di attivare il banner per accettazione dei cookie e creare le pagine con il testo delle normative riguardo la privacy
In questa sezione sarà necessario selezionare la pagina che conterrà la Privacy Policy del nostro sito web. Un breve testo ci informa che, in quanto proprietari di un sito internet, potremmo dover seguire le leggi nazionali o internazionali sulla privacy
e ci illustra che potrebbe essere necessario creare una pagina apposita per spiegare ai lettori la nostra privacy policy.
Chiaramente si tratta di un testo standard dimostrativo: ognuno deve creare l'informativa personalizzata secondo i servizi che fornisce ed è sempre meglio sentire pareri di esperti specializzati e/o documentarsi sull'argomento.
... oppure no??
Roberto Piva
Lezione 7
SEO on-site: come migliorare
l'indicizzazione del nostro sito internet
Guida a cura di @chiarastorti
Guida a cura di @chiarastorti
Se abbiamo a che fare con siti dinamici con contenuti generati a partire da un database (CMS come Wordpress, Joomla, Magento, Prestashop ecc) gli indirizzi delle risorse sono originariamente parametrizzati:
Guida a cura di @chiarastorti
URL: dominio.it/index.php?id=1&cat=24&lan=it&
A Google e agli utenti piacciono indirizzi URL «friendly» e quindi riscritti in modo più comprensibile:
URL: dominio.it/notizie/categoria/titolo.html
Il sito web deve essere perfettamente consultabile e navigabile da qualsiasi dispositivo.
Le navigazioni da dispositivi mobile sono in costante crescita (smartphone e tablet):
Guida a cura di @chiarastorti
Ricordiamoci che i risultati offerti da Google differiscono in base al dispositivo da cui è stata fatta la
query...
Se il sito internet viene sviluppato unicamente per Desktop, non verrà visualizzato adeguatamente su tablet e smartphone:
Guida a cura di @chiarastorti
Se viene sviluppato un secondo sito internet in versione mobile, sarà ben visualizzabile da tablet e smartphone, ma sarà tutto doppio (contenuti, immagini, ecc):
Guida a cura di @chiarastorti
Se il sito internet viene sviluppato per adattarsi a qualsiasi dispositivo, sarà ben consultabile, unico e con possibili elementi variabili per singolo device:
Guida a cura di @chiarastorti
La Sitemap (mappa del sito internet) serve ad aiutare i crawler dei motori di ricerca ad individuare le risorse che compongono il sito web.
È un file XML che contiene un elenco di tutte le pagine, immagini, video, news, ecc con vari dettagli (importanza, frequenza di aggiornamento, data di aggiornamento, ecc).
Una volta ottenuta o creata la Sitemap, dobbiamo caricarla nel server e indicare ai motori di ricerca il suo URL.
Guida a cura di @chiarastorti
Il file robots.txt è un file in cui si possono dare indicazioni sull’accesso a file e directory destinate ai crawler e ai bot (robot) che scansionano il nostro sito internet:
Guida a cura di @chiarastorti
This allows all bots to all files
This block all bots from all files
Più le pagine sono leggere e veloci da caricare, più verranno apprezzate dai motori di ricerca (e da tutti gli utenti che hanno bande limitate).
Guida a cura di @chiarastorti
Questa leggerezza deriva dall'ottimizzazione del codice e dall'ottimizzazione delle risorse.
I contenuti vanno curati e scritti bene: devono essere utili, chiari, efficaci e non sempre sono alla portata di tutti.
Guida a cura di @chiarastorti
I servizi ed i punti di forza meritano delle pagine specifiche.
Con dei contenuti buoni, gli utenti non «scappano».
Guida a cura di @chiarastorti
Ricordiamo di tenere sempre aggiornato il sito internet, magari con un blog od un'area "info e notizie" con contenuti che siano originali freschi ed interessanti.
Risulta quindi necessario organizzare un piano editoriale!
Le pagine dovrebbero essere ricche di contenuti,
sia per qualità che per quantità, ed è quindi
meglio garantire almeno 500 parole per ogni
pagina web.
Guida a cura di @chiarastorti
Il numero medio di parole contenute nelle pagine che presidiano le prime posizioni di Google è 975 per ogni pagina web!
è il titolo della pagina e viene visualizzato, oltre
che nei risultati dei motori di ricerca, anche nella
barra del browser (50/55 caratteri).
Guida a cura di @chiarastorti
è una breve descrizione del contenuto della pagina e spesso viene visualizzata nei risultati dei motori di ricerca (140/150 caratteri).
sono deprecate, non ha più senso inserire questo meta-tag
è il titolo principale nella pagina, formattato
solitamente come elemento più in vista: deve
essere identificativo del contenuti della pagina e
persuasivo.
Guida a cura di @chiarastorti
sono sottotitoli: utili per frammentare il testo e suddividerlo nelle porzioni principali, scandendo le aree di ciascun micro- argomento o approfondimento.
le immagini incorporate nel testo devono essere rappresentative dell'argomento, emozionanti, e devono avere un attributo alt e un attributo title che le rappresentino (e che non siano sempre ripetuti uguali in ogni immagine).
Guida a cura di @chiarastorti
Tutti i link (collegamenti) è bene che siano ottimizzati. Ottimizziamo il testo (anchor text)
che linka le varie risorse all’interno del sito, menù
incluso, e le immagini.
Non eccediamo con il numero di link all’interno di
ogni pagina web e assegniamo un id="" univoco
al tag <a> (link) di modo che sia più facile
monitorare i clic su di esso.
Guida a cura di @chiarastorti
Penso sia capitato a chiunque, prima o poi, di cliccare su un link e trovare la pagina non raggiungibile: il classico messaggio di errore
404 «page not found».
Vanno gestiti dei redirezionamenti / redirect
definitivi (301) o temporanei (302).
Guida a cura di @chiarastorti
Roberto Piva
Lezione 8
Test finale
Il nuovo editor di testo che sostituirà il classico editor di WordPress: con Gutenberg potrai creare delle pagine ricche di contenuti con una semplicità mai vista prima.
Si tratta di una sorta di default page builder che applica la "scrittura a blocchi" nel suo editor.
Con questo nuovo editor nativo, potremmo inserire foto, video, fare linking interno, il drag and drop dei blocchi, all'embedded automatico dei video (con semplice copia e incolla dell'URL di YouTube o Vimeo) e perfino gestire gli anchor link in un one-page website!
L'obiettivo è semplificare l'opera di realizzazione dei contenuti: avvicinare ancora di più persone che non hanno competenze specifiche alla pubblicazione di articoli ben formattati, in modo da incontrare le esigenze di un pubblico sempre più vasto.
Ecco qual è il pensiero che ha portato Matt Mullenweg alla svolta:
The editor will endeavour to create a new page and post building experience that makes writing rich posts effortless, and has “blocks” to make it easy what today might take shortcodes, custom HTML, or mystery meat embed discovery.
Elementor è gratuito è puoi estendere le funzioni di base acquistando una licenza Pro: nessuna spesa iniziale, a differenza di altri page builder che di solito sono legati all'acquisto del tema premium.
Una volta installato è facilissimo da usare: puoi modificare sia i post che le pagine del tuo sito web e lavorando con il live page builder, puoi importare layout già pronti, puoi creare e salvare layout personalizzati per poi riutilizzarli dove vuoi.
Per un anno: aggiornamenti e supporto garantiti.
Tutte le info e guide le trovate qui: