PROGETTI, DIDATTICA &

INFORMATICA UMANISTICA

Professore, secondo lei, in quale settore possono essere più utili gli ipertesti? Nel settore didattico, nel settore dei giochi, nel settore letterario nel senso stretto della parola?

Risposta
Sicuramente nel settore didattico l'impiego è più immediato, a patto che non ci si accontenti di far leggere ai ragazzi solo l'ipertesto sulla Rivoluzione Francese, senza affiancarlo ad un libro ben fatto. La strutturazione dei "link", delle informazioni presuppone un'analisi delle entità e delle loro relazioni e questo è il momento più vivo dal punto di vista didattico. Cioè, se il ragazzo analizza il proprio testo, trova quali sono le informazioni principali, stabilisce di che tipo sono queste informazioni, stabilisce quali sono i rapporti che intercorrono fra queste entità, con ciò stesso costruisce un proprio ipertesto, anche solo con un "database". L'ipertesto vero e proprio, a questo punto, può rappresentare un buon momento di verifica.

Chi rimpiangerà i vecchi tempi sarà inesorabilmente
schiacciato dalla voglia di robot

che dilagherà nei giovani.

Giuseppe Gigliozzi

Cosa insegnare?

Come insegnare?

Metodologie?

Competenze?

Quale tipo di competenze?

Teorie e pratiche

Learn by doing

Competenze per il mondo del lavoro

L'uso delle metodologie informatiche nello studio delle discipline umanistiche ha portato significativi cambiamenti sia nel modo ci lavorare degli studiosi sia nel modo di accedere all'informazione.

Mi pare assolutamente evidente che questa, come poche altre frontiere, sembrano poter offrire sbocchi professionali agli studenti di Lettere.


Questo perché la formazione culturale di un "letterato" unita a una buona conoscenza dei problemi teorici e metodologici che stanno dietro al fenomeno informatica, costruiscono uno dei miscugli più ricercati.


La ricetta è: competenza tecnica unita alla capacità di collocare il fenomeno da trattare nel proprio contesto, di analizzarlo e di trasformarlo in un efficiente oggetto informatico. Come dire: la tecnica è alla portata di tutti, l'analisi raffinata un po' meno.

 

Anche nel progetto Til sono stati chiamati a collaborare diversi laureati, come sono organizzati? "nell'ambito della ricerca i più "vecchi" (dottori di ricerca, dottorandi o laureati) stanno svolgendo una funzione di tutor nei riguardi dei più giovani codificatori. Sono di fatto l'anello di collegamento tra la redazione scientifica e chi fisicamente fa il lavoro. E fuori della ricerca quali sono i possibili inserimenti? "Fuori della ricerca, nel mondo del lavoro, le occupazioni tipiche di questi giovani sono le collaborazioni con le case editrici, con la RAI, con le software house." L'utilità delle biblioteche virtuali, che ormai sono molte in tutto il mondo è incontestabile: si frantumano i tradizionali rigidi spaccati tra campi di studio così diversi, con effetti sulla spazialità, su noi stessi, sulla ricerca. Ci sono però difficoltà nuove che si devono capire: "vanno ricercate su due ordini diversi di motivi

Made with Slides.com