L'edizione digitale scientifica dei Documenti d'Amore di Francesco da Barberino:
Metodologie e strumenti
Tiziana Mancinelli - Università di Venezia
CCeH - Cologne Centre of eHumanities
03-07-2017
Possiamo dare una definizione di
edizione digitale scientifica?
Traslare in linguaggio informatico la tradizione e le teorie della filologia tradizionale creando un nuovo paradigma digitale
Possiamo dare una definizione di
edizione digitale scientifica?
“un’edizione critica è, come ogni atto scientifico, una mera ipotesi di lavoro, la più soddisfacente (ossia economica) che colleghi in sistema i dati” (Contini, 1979)
Vantaggi di un'edizione digitale
Quale edizione per quale lettore?
Esempio paradigmatico dell'edizione di Francesco da Barberino - attractio relativi - caso studio per l'Informatica umanistica
Quale edizione per quale lettore?
Quello che può essere vista una “fuga in avanti” nel campo della filologia e della conoscenza dei testi si sta rivelando una fertile strada di ricerca per le peculiarità del testo preso ad esame: ha convogliato e convoglierà sempre di più durante le fasi di realizzazione dell’artefatto digitale le diverse competenze e l’interazione all’interno del gruppo di ricerca Biflow.
Documenti d'Amore
Descrizione del manoscritto
Identificazione delle strutture testuali
Quale edizione per quale lettore?
“La teoria e la prassi: quante riflessioni sono state oziosamente proposte su questo antichissimo rapporto dialettico, ma quale riflessione radicale e dirompente ha prodotto l’informatica, per la quale il detto è fatto, l’algoritmo è la propria realizzazione, e per conseguenza chi non teorizza o teorizza male produce danni”
Quale linguaggio per rapprentazione?
La modellizzazione prevede l’individuazione di elementi e la trasformazione del dato in informazione che avviene attraverso regole di codifica e processi di interpretazione.
Quale linguaggio per rapprentazione?
Il sistema che stiamo utilizzando per la codifica di Francesaco da Barberino è lo standard TEI - Text Encoding Initiative. La TEI è un consorzio di istituzioni internazionali, di ambito linguistico e letterario, con l'obiettivo di sviluppare standard per la codifica di testi umanistici e per promuovere e sostenere il loro uso per progetti istituzionali o di singoli individui.
www.tei-c.org
The <msDesc> module:
Descrivere fonti primarie
See M. J. Driscoll, ‘P5-MS: A general purpose tagset for manuscript description’, Digital Medievalist 1 (2006)
http://www.digitalmedievalist.org/journal/2.1/driscoll/#mjd-b003
MSDESC - Manuscript description
Documenti d'amore
Francesco da Barberino
Quale edizione per quale lettore?
Ancora valida questa domanda per un testo
come quello di Francesco da Barberino?
Il testo digitale non è soltanto un testo univoco, ma un ipotesto che può contenere in sé varie trascrizioni e moltiplicare le situazioni testuali.
Documenti d'amore
Francesco da Barberino
Quale edizione per quale lettore?
By ‘modelling’ I mean the heuristic process of constructing and manipulating models; a ‘model’ I take to be either a representation of something for purposes of study, or a design for realizing something new
Text
TeiHeader - Frontespizio digitale
Text
Facsimile
Corpo del testo
Il testo nella struttura della TEI si divide in due parti fondamentali
Il tag <msdesc> deve essere incluso dentro <sourcedesc>
<msDesc>
<!-- Informazioni sulla collocazione fisica del Codice -->
<msIdentifier>
<country>Italia</country>
<settlement>Città del Vaticano</settlement>
<institution>Biblioteca Apostolica Vaticana</institution>
<repository>Biblioteca Vaticana</repository>
<collection>Barberino Latino</collection>
<idno>4076</idno>
</msIdentifier>
<!-- Informazioni su autore e lingua -->
<msContents>
<msItem>
<textLang mainLang="latin">Latino</textLang>
<textLang mainLang="italian">Italiano</textLang>
<colophon>
Francesco da Barberino, Documenti d’Amore (cc. 1r-101v), in italiano e in latino, preceduti dalle tavole di contenuto alle cc. Ir-VIIIr.p
</colophon>
<colophon>I-VIII8, 7r-12v6, 13r-18v6, 19r-24v6, 25r-30v6, 31r-36v6, 37r-42v6, 43r-48v6, 49r-54v6, 55r-60v6, 61r-66v6, 67r-72v6, 73r-78v6, 79r-84v6, cc. 85r-90v6, 91r-96v6, 97r-102v6. Sono diciassette fascicoli di cui sedici ternioni e uno, il primo (corrispondente alle carte contenenti le tavole di contenuto), quaternione (a mio parere, non può considerarsi un fascicolo staccato dal resto del codice, ma facente parte di esso; per Petrucci esso viene aggiunto successivamente nella seconda metà del sec. XIV).
Perché Petrucci parla di una struttura fascicolare irregolare, con i primi tre fascicoli di 9 carte (poi 5 ternioni, 1 binione, 2 quaternioni)? Ma non così Panzera che parla di otto fascicoli ternioni (errore di scrittura visto che in questo modo risulterebbero essere 48 carte?).
NB: I ternioni sono evidenziati anche dalla presenza costante di richiami di fine fascicolo!
</colophon>
</msItem>
</msContents>
Collegamento della struttura dei testi
(e di parti del manoscritto)
<linkGrp> (gruppo di collegamenti) definisce una raccolta di associazioni o legami ipertestuali
<link target="#n3.284 #r3.284 #L3.284"/>
LA STRUTTURA DEL TESTO
La descrizione della struttura del testo sono stati individuati sette aree testuali:
Definizione di sezioni del manoscritto:
- una mappa delle parti del manoscritto
- collegata alla struttura del testo
IL TAG <zone>
Le fasi future del progetto:
rapporto contenutistico:
Relazioni fra le sezioni testuali
Aspetti stilistici e linguistici:
Da fare successivamente.
Apparato critico
- Una codifica dettagliata dell'aspetto paleografico e codicologico del manoscritto.
Per esempio, <choice> e <damage>
- Codifica dei nomi, dei luoghi e delle opere letterarie
tiziana.mancinelli@uni-koeln.de
Le fasi future del progetto:
Marking up people
-
<name type="person">Francesco da Barberino</name>
<persName>
<surname>da Barberino</surname>
<forename>Francesco </forename>
</persName>
Marking up allusions and implicit references:
-
<rs type="person"
ref="http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-da-barberino_(Dizionario-Biografico)/">
Francesco da Barberino</rs>
In many case, the best way to disambiguate is to make a reference to external resources to internally defined lists
-
<persName key="f_Barberino">Francesco da Barberino</persName>
<persName ref="#nfbarberino">Francesco da Barberino</persName>
In many case, the best way to disambiguate is to make a reference to external resources to internally defined lists
-
<listPerson>
<person xml:id="CS">
<persName xml:lang="de">
<forename type="first">Clara</forename>
<forename type="middle">Josephine</forename>
<surname type="maiden">Wieck</surname>
<surname type="married">Schumann</surname>
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</listPerson>
Text
PLACENAME
-
<name type=“place”>London</name>
Complex:
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PLACENAME
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<placeName xml:lang="en">Iceland</placeName>
<placeName xml:lang="is">Ísland</placeName>
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<p>Constitutional republic</p>
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