Perché la web usability?
Qualsiasi artefatto dovrebbe essere progettato in base alle
caratteristiche di chi lo usa (user-centered design).
Di fatto, nell’informatica ciò non avviene in modo naturale, ma anzi ci si trova di fronte a diverse distorsioni.
PERCHÉ?
Colpa degli sviluppatori!
Lo sviluppatore software per sua natura tende a privilegiare la
propria visione utilitaristica:
L’utente invece vuole che il prodotto sia:
Colpa degli sviluppatori!
Lo sviluppatore software per sua natura tende a privilegiare la
propria visione utilitaristica:
L’utente invece vuole che il prodotto sia:
Colpa dell’industria del software!
Le principali tecnologie web permettono di arrivare facilmente a un
risultato:
Produrre un risultato che molti possano ritenere accettabile richiede una cura nei dettagli superiore alla media
Colpa di designer e utenti!
Il web è un medium giovane e dalle grandi potenzialità, e offre molte
possibilità di sperimentazione comunicativa:
Spesso la sperimentazione è fine a se stessa perché non si ha niente di realmente interessante da offrire rispetto agli altri, e quindi si finisce semplicemente col disorientare l’utente
Usabilità
=
Semplicità di apprendimento
La curva di apprendimento iniziale del sistema è ripida
(= è possibile raggiungere buoni livelli di produttività in breve tempo)
Usabilità
=
Efficienza
Acquisita una certa esperienza,
il sistema garantisce una buona produttività nel tempo
Usabilità
=
Facilità di memorizzazione
Il sistema garantisce una buona produttività
anche a chi lo utilizza in modo occasionale
Usabilità
=
Basso quoziente di errore
L’interfaccia non deve indurre l’utente
a compiere azioni inadatte all’obiettivo
Non si verificano mai errori irreversibili
Usabilità
=
Piacevolezza d’uso
Il sistema appaga l’utente
dal punto di vista dell’esperienza estetica
Concepire l’utente
Gli human factors sono l’insieme delle caratteristiche fisiologiche e
psicologiche dell’essere umano inteso come soggetto che elabora
informazioni
Un corretto design dell’informazione presuppone la consapevolezza
dei meccanismi che avvengono a livello di:
a) percezione sensoriale
b) memorizzazione
c) costruzione e impiego di modelli mentali
Concepire l’utente
Gli human factors sono l’insieme delle caratteristiche fisiologiche e
psicologiche dell’essere umano inteso come soggetto che elabora
informazioni
Un corretto design dell’informazione presuppone la consapevolezza
dei meccanismi che avvengono a livello di:
a) percezione sensoriale
b) memorizzazione
c) costruzione e impiego di modelli mentali
Il profilo culturale
Sul web occorre sempre tenere presente che gli utenti sono
diversificati in base a:
Approcci possibili
Perchè è importante?
Quando ci si trova nelle prime tre posizioni nei risultati, in relazione alle parole chiave stabilite, il traffico al proprio sito aumenta vistosamente
Google e Page Rank
Page Rank come "voto" del sito A contenente un link a sito B
Quando una pagina del sito A, avente page rank buono, contiene un link a pagina di sito B con page rank inferiore, aiuta quest'ultima ad ottenere un page rank superiore.
Più il page rank di una pagina è alto, più il suo "voto" viene preso in considerazione.
Google Webmaster Tools
E' un prodotto di Google al quale si può accedere registrandosi o tramite il proprio eventuale account Gmail
In G.W.T. possiamo inserire i nostri domini, ed avere per ciascuno di essi un pannello con molte funzionalità
fondamentali:
• possibilità di comunicare a google la struttura del nostro sito (tramite file sitemap.xml)
• capire quali ricerche conducono maggiore traffico al nostro sito
• capire come google vede il nostro sito
Ottimizzazione ON-PAGE
Cosa significa ottimizzazione ON-PAGE?
Tutti gli interventi effettuati al proprio sito (e quindi non ad elementi esterni) per migliorare il posizionamento
Metatag Title
<title>Internet Marketing Expert | Marketing Secrets</title>
massimo 65 caratteri; massimo 7 parole; deve contenere le parole chiave per le quali si vuole ottimizzare la pagina; le parole più importanti vanno messe per prime; se utilizzo frasi chiave, occorre che le divida con separatore; si utilizza spesso il 'pipe', ossia il carattere '|' che ha anche un aspetto visivo piacevole
Metatag Description
<meta name="Description" content="Internet marketing expert reveals powerful internet marketing
secrets. Search our database of marketing experts, internet marketing experts, marketing service
providers, and marketing tools including our new Internet marketing forum and seo training
program."> descrizione consistente e coerente con i contenuti della pagina; deve contenere le parole chiave almeno una
volta, meglio due; la description inserita verrà visualizzata nella pagina risultati come anteprima sotto al link,
percui deve essere piacevole anche all'occhio umano (punteggiatura, uso del maiuscolo, spaziatura, ...)
Metatag Description
<meta name="Description" content="Internet marketing expert reveals powerful internet marketing
secrets. Search our database of marketing experts, internet marketing experts, marketing service
providers, and marketing tools including our new Internet marketing forum and seo training
program."> descrizione consistente e coerente con i contenuti della pagina; deve contenere le parole chiave almeno una
volta, meglio due; la description inserita verrà visualizzata nella pagina risultati come anteprima sotto al link,
percui deve essere piacevole anche all'occhio umano (punteggiatura, uso del maiuscolo, spaziatura, ...)
Metatag Keywords
<meta name="Keywords" content="marketing expert, internet marketing expert, marketing secrets,
internet marketing, search engine optimization, marketing services, marketing articles, seo training">
assolutamente evitare il keywords stuffing! poche parole ma buone, coerenti con il contenuto della pagina
Metatag Robots
<meta name="ROBOTS" content="ALL">
indica ai motori di ricerca di indicizzare tutto il sito
URL del sito
http://www.marketingscoop.com/
avere le parole chiave nel proprio url è importante, ma non un obbligo; aiuta quando siti esterni contengono link al nostro sito, poichè le parole attorno ai link ed il link stesso comunica a Google di cosa si sta parlando e aumenta l'importanza del sito linkato in relazione a tali argomenti; avendo nel proprio url parole chiave, ogni link esterno al nostro sito conterrà automaticamente parole chiave importanti
Nel 1994 diventava operativo il primo motore di ricerca basato su web: WebCrawler 2 , un esperimento finanziato dall’università di Washington. Le innovazioni introdotte da questo motore di ricerca erano straordinarie: oltre a funzionare come un sito Internet, e a offrire la possibilità di effettuare ricerche fulltext 3 , era dotato di uno strumento per catalogare le pagine automaticamente, lo spider.
Nel 1994 diventava operativo il primo motore di ricerca basato su web: WebCrawler 2 , un esperimento finanziato dall’università di Washington. Le innovazioni introdotte da questo motore di ricerca erano straordinarie: oltre a funzionare come un sito Internet, e a offrire la possibilità di effettuare ricerche fulltext 3 , era dotato di uno strumento per catalogare le pagine automaticamente, lo spider.
Con l’avvento di Excite, nel dicembre 1995, i risultati cominciano a essere ordinati in base al criterio dell’importanza delle pagine. L’introduzione di un sistema di valutazione del “peso” di una pagina apriva anche a una forma rudimentale di catalogazione tematica: finalmente venivano accantonate le liste interminabili di risultati non ordinati. Si configurava così una prima consultazione a “directory” dei siti, che possiamo paragonare a un’organizzazione in stile biblioteconomico classico delle risorse web, ovvero ad albero, con una indicizzazione suddivisa per materie, lingue, ecc.
Ma il panorama dei precursori di Google non sarebbe completo senza una menzione di quello che nel 1997 era il miglior motore di ricerca esistente, nonché il più popolare: Altavista. Altavista, che vuol dire “vista dall’alto”, si avvaleva dei risultati di un gruppo di ricerca della Digital Equipment Corporation (DEC) di Palo Alto, California, che nella primavera del 1995 era riuscito a immagazzinare tutte le parole di una pagina HTML presente su Internet in un indice nel quale fosse possibile effettuare ricerche. Questo aveva consentito ad AltaVista lo sviluppo del primo database aperto alla consultazione diretta del World Wide Web.
La parola Google deriva da “Googol”, termine matematico che indica un 1 seguito da 100 zeri.
Leggenda vuole che questo fosse il numero di pagine web che Larry Page e Sergey Brin sognavano di indicizzare con il loro nuovo strumento di ricerca. Si incontrano nel 1995 a Stanford, quando il 24enne Larry Page, laureato all’Università del Michigan, si reca in visita a Stanford con l’idea di
iscriversi al dottorato in informatica.
L’innovazione fondamentale introdotta da Google è quella di ribaltare il processo di indicizzazione delle pagine: non si elencano più i siti in base alla “prossimità” rispetto alla richiesta
effettuata, ma si mostrano i risultati esattamente nell’ordine “corretto”, ovvero rispondenti alle aspettative dell’utente. Il primo link reso disponibile deve essere la risposta “esatta”
all’interrogazione; i successivi si allontanano via via dal fulcro della richiesta
L’innovazione fondamentale introdotta da Google è quella di ribaltare il processo di indicizzazione delle pagine: non si elencano più i siti in base alla “prossimità” rispetto alla richiesta
effettuata, ma si mostrano i risultati esattamente nell’ordine “corretto”, ovvero rispondenti alle aspettative dell’utente. Il primo link reso disponibile deve essere la risposta “esatta”
all’interrogazione; i successivi si allontanano via via dal fulcro della richiesta
La valutazione delle pagine web di Google, detta PageRanking, si costruisce dunque in base a un sistema di recensione “pubblica” analogo al sistema della “repubblica scientifica” 10 , non limitato agli scienziati ma esteso a tutti i navigatori della Rete.