Tiziana Mancinelli
Ca' Foscari University of Venice
Introduzione alla TEI (Text Encoding Initiative)
Acquisire strumenti per poter gestire dati XML-TEI
Trovare soluzioni per la visualizzazione
Saper interrogare e navigare un documento XML
1. Introduzione
Testualità digitale e fondamenti di editoria digitale. Che cos'è un'edizione scientifica digitale?
2. Tutorial XML/TEI
Strumenti di base e linguaggi dichiarativi XML. Lo standard TEI (Text Encoding Initiative) utilizzato per la realizzazione di un progetto editoriale sul web.
3. Esercitazione pratica: presentazione dell’editor XML/TEI e marcatura di un testo concordato.
A introdurti alla teoria e alla pratica del documento digitale, ovvero:
La teoria e la prassi: quante riflessioni sono state oziosamente proposte su questo antichissimo rapporto dialettico, ma quale riflessione radicale e dirompente ha prodotto l’informatica, per la quale il detto è fatto, l’algoritmo è la propria realizzazione, e per conseguenza chi non teorizza o teorizza male produce danni
(Tito Orlandi, Prefazione, in Raul Mordenti, Informatica e critica dei testi, cit. p. 8.
Each [of the scientific revolutions] produced a consequent shift in the problems available for scientific scrutiny and in the standards by which the profession determined what should count as an admissible problem or as a legitimate problem-solution Kuhn 1962
paradigms [...] I take to be universally recognized scientific achievements that for a time provide model problems and solutions to a community of practitioners
Un'edizione su Google Books book può essere un'edizione digitale di interesse di un critico letterario, di uno studioso di filologia e letteratura?
Digital editions already at first glance display additional, specific, characteristic aspects. Some of them can be gained by transforming printed editions into electronic texts and digital publications.
Here we may talk about accessibility, searchability, usability and computability.
La “filologia materiale” degli anni ‘30: Pasquali, De Benedetti, Contini Scrittura come “processo” e testo come “sistema”
Contini: l’opera come “perenne approssimazione al valore” (1974)
… è utile ribadire che […] la natura del testo è condizionata dai modi della sua produzione e riproduzione, che insomma il testo non è una realtà fisica ma un concetto limite.” (Segre, 1981)
La conservazione digitale non è un semplice processo di conservazione degli oggetti fisici, ma un processo di conservazione della capacità di riprodurre gli oggetti… [di fatto] non si può provare di aver conservato un oggetto fintanto che che non venga ricostruito in una forma che ne permetta l’uso da parte di esseri umani o di programmi di elaborazione automatica”. (Thibodeau 2002)
Essa è “rappresentazione” e non mera trascrizione del parlato, ne fornisce cioè un modello concettuale. In modo simile, il passaggio dall’analogico al digitale descrive un processo di rappresentazione
Anche nella codifica di un testo è necessario esprimere un modello concettuale, ovvero astratto, di quel testo
“La scrittura è metalinguistica” (Olson 1997)
The existence of the paradigm sets the problem to be solved; often the paradigm theory is implicated directly in the design of apparatus able to solve the problem.
Digital scholarly editions are not just scholarly editions in digital media: digital ≠ digitized
(Sahle 2016)
A digital edition can not be printed without a loss of information and/or functionality
(Sahle 2016/2: 149)
Un’edizione critica è, come ogni atto scientifico, una mera ipotesi di lavoro, la più soddisfacente (ossia economica) che colleghi in sistema i dati” (Contini) .
L’uso del termine ‘dati’ in ambito filologico, per indicare sia i materiali oggetto di studio (fonti primarie e secondarie), sia quelli prodotti dallo studioso, non è così fuori luogo come possa sembrare a prima vista in ambito digitale, e non fa altro che confermare ulteriormente la natura di sistema informativo dell’edizione critica
Giorgio Inglese scrive “si può ben dire che ogni testo ponga un proprio problema più e meno complesso – di accertamento filologico e di presentazione al lettore. Un’edizione critica è appunto il tentativo di risolvere questo problema”
Testo comunemente detto
NORME: Grammatica, retorica, etc
Rappresentazione digitale del testo. NORME: grammatica rispetto la sintassi del codice
Testo di output che un software restituisce. Processo biderezionale e dinamico
Testo profondo che scrive e ci scrive: con esso integiamo e ci viene anche restituito un certo output NORME: si tratta anche di un momento autopoietico
Testo in sé
Testo-codice
Testo processato
Testo che ci scrive
Quali sono i linguaggi di programmazione che possiamo utilizzare?
Perché ci sono gli standard e a cosa servono?
La codifica digitale è una “rappresentazione” e una “traduzione” di un oggetto in/attraverso un altro linguaggio (in questo caso un meta-linguaggio, Lotman 1973)
In entrambi i casi (codifica e traduzione) il circolo ermeneutico per continuare a vivere deve essere periodicamente rinnovato
Lo scopo della codifica
Le informazioni incorporate in un testo sono denominate, dall'inglese, alternativamente "codifica" (encoding), "marcatura" (markup), o, con un brutto calco, "taggatura" (tagging)
Un linguaggio di markup è un linguaggio che consente di descrivere dati tramite dei marcatori (tag). Un esempio molto popolare di linguaggio di markup è l’HTML, che consente di descrivere pagine per il Web. Il linguaggio HTML utilizza un insieme predefinito di tag per descrivere gli elementi di una pagina Web (es.: <head></head>, <body></body>, ecc.).
La codifica informatica di un testo è la rappresentazione di un testo su un supporto digitale in un formato comprensibile da un elaboratore elettronico.
Tale definizione sottende però una serie di questioni teoriche (ma anche pratiche!). Innanzitutto il concetto di rappresentazione del testo (a che livello? da quale punto di vista?), e in secondo luogo il problema della comprensione, vale a dire un sistema di comunicazione condiviso dall'uomo e dalla macchina.
Elena Pierazzo, La codifica dei testi letterari, Carocci, 2005 (1 Capitolo)
In ambito letterario la differenza esistente fra il codice dell'Autore e quello del Lettore ha portato Cesare Segre a definire qualsiasi testo un diasistema, cioè il "risultato del compromesso tra il sistema del testo e il sistema del copista"
La codifica di un testo, quindi, può essere definita come una rappresentazione di un testo su un supporto digitale, in funzione di un determinato punto di vista, secondo un codice condiviso in modo sostanziale dall'uomo e dall'elaboratore elettronico cui tale codifica è destinata.
Senza una marcatura semantica o strutturale, si possono effettuare solo ricerche molto semplici sui testi
La codifica gioca un ruolo importante per la rappresentazione e modellizzazione del documento in quanto, ogni volta che un atto di comunicazione ne viene attuato, si opera una selezione e una organizzazione dell'informazione da trasmettere.
Analizzare significa innanzittutto scomporre, selezionare.
La codifica, quindi, è un mezzo per rendere esplicita un'interpretazione del testo (G. Gigliozzi, 1997)
XML-TEI
XML RELATED TECHNOLOGIES
XML-SCHEMA
XPATH
XQUERY
XSLT
Cosa fare dopo aver codificato un testo?
Modello
teorico
astratto
Processo di
codifica
Risorse
digitali
Analisi
del testo