LA LUNGA AGONIA DELLE PROVINCE
Cronaca di una morte annunciata
Cronaca di una morte annunciata
Vogliamo elencare e sistematizzare sia i provvedimenti legislativi nazionali, dai quali discende l'attuale fase sul Riordino territoriale, sia la normativa regionale recentemente approvata e le questioni ancora irrisolte.
Art. 23 L. 214/2011; Art. 1 L. 135/2012
Dichiarati incostituzionali dalla sentenza della C.C. n. 220/2013
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Mancata conversione in legge (crisi Governo Monti) del decreto che "accorpava" le Province e ne riduceva il numero
(Delibera CAL Emilia Romagna: Piacenza/Parma; Reggio Emilia/Modena; Città Metropolitana di Bologna; Ferrara; Area Vasta Romagna)
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la legge 56/2014
- "riforma" le Province e istituisce le Città Metropolitane in attesa della riforma costituzionale di abrogazione delle Province
- le Province diventano "Enti di secondo livello" e i Presidenti e i Consiglieri sono eletti tra i sindaci del territorio
- individua le funzioni "fondamentali" (residue) in capo alle Province
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Le funzioni "fondamentali" in capo alle Province
- pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza
- pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente
- programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale
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Le funzioni "fondamentali" in capo alle Province
- raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali
- gestione dell'edilizia scolastica
- controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale
- La Provincia può altresì, d'intesa con i Comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive
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- delega alle Regioni, a seguito di uno specifico accordo in Conferenza Unificata (11 Settembre 2014) la riallocazione delle funzioni non fondamentali
- definisce il trattamento economico e giuridico spettante al personale trasferito a seguito della riallocazione delle funzioni non fondamentali da parte delle Regioni
la legge 56/2014
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interviene a "gamba tesa" sul percorso avviato e ...
- impone alle Province il "taglio" della propria dotazione organica (con riferimento alla consistenza del 8/4/2014) del 50% - 30% per le Città Metropolitane
- taglia i bilanci delle Province e Città Metropolitane di 6 miliardi di euro in tre anni
- "congela" le funzioni (e i dipendenti) dei Centri per l'Impiego e Polizia Provinciale - definendoli comunque soprannumerari - in attesa di specifiche riforme "di settore"
- pone vincoli temporali alle Regioni per procedere, con proprie leggi, al "riordino" e "allocazione" delle funzioni, prevedendo, in caso di inadempienza, il passaggio tout-court del personale soprannumerario alle Regioni stesse
la legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015)
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- individua ruolo e funzioni dei soggetti istituzionali del governo territoriale (Regione, Città Metropolitana, Province/aree vaste, Comuni e loro Unioni)
- prevede la "sperimentazione" di gestione di forma associata tra le Province delle funzioni fondamentali e non fondamentali (confermate dalla Regione) in ambiti territoriali di "area vasta" adeguati
la legge REGIONALE n. 13/2015
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In questo caotico e spesso contraddittorio quadro nazionale, la Regione Emilia Romagna, in un percorso anche partecipato e di confronto di merito con le OO.SS. Confederali e di categoria ha approvato in data 28 Luglio 2015 la propria legge di riordino, che:
- rimanda a successivi procedimenti legislativi per la regolazione delle modalità di coinvolgimento e partecipazione della Città Metropolitana e delle aree vaste nella definizione delle strategie territoriali da parte della Regione, con priorità per la pianificazione territoriale, infrastrutturale e ambientale
- ricolloca tutto il personale provinciale coinvolto nei processi di riordino delle funzioni, garantendone i diritti e i livelli retributivi e prevedendo, per il personale assegnato a funzioni "confermate" in capo alle Province e/o assegnate ad altri Enti/Agenzie regionali, il trasferimento presso la Regione e il successivo "distacco funzionale" presso gli enti di destinazione
la legge REGIONALE n. 13/2015
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pianificazione territoriale. Verifica degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica e valutazione ambientale e strategica
Polizia Provinciale
Centri Impiego
Problematiche ancora irrisolte e da definire con successivi provvedimenti legislativi sia nazionali che regionali:
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successivamente alla legge regionale n. 13/2015 sono state approvate dal parlamento la legge n. 125/2015 (decreto enti locali) e la legge n. 124/2015 (c.d. riforma madia)
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la legge 125/2015
- allenta i vincoli del Patto di Stabilità per Comuni, Province e Città Metropolitane per gli anni 2015/2018
- consente maggiore flessibilità per la ricollocazione dei lavoratori appartenenti ai corpi di Polizia Provinciale e le loro funzioni, confermando la possibilità per le Regioni di intervenire sulla materia con le proprie leggi di riordino
- stabilisce la quota di finanziamento a carico del Governo per il mantenimento delle funzioni e dei lavoratori dei Centri Impiego, garantendo anche quelli a tempo determinato fino al 31/12/2016. Demanda però ad apposite convenzioni tra Ministero del Lavoro e Regioni gli effettivi stanziamenti, a seguito della pubblicazione del decreto attuativo del Jobs Act che istituirà l'Agenzia nazionale per il Lavoro - DLgs 150/2015 del 14/09/2015 - pubblicato in GU il 23/09/15
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la legge 124/2015
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come abbiamo già visto, conferma la pericolosa visione di questo Governo rispetto alla suddivisione dei poteri, ipotizzando, con i successivi decreti legislativi, un accentramento quasi esclusivo nelle mani del Presidente del Consiglio e dei suoi rappresentanti (nuovi Prefetti...vecchi Podestà?)
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Infine, last but not least..., l'ultimo testo disponibile della "Riforma del Senato" (Ddl Cost. A.C. 2613 - A), con la modifica dell'art. 114 della vigente Costituzione decreta la definitiva scomparsa delle Province quali enti di governo del territorio, e modifica, sempre accentrando maggiori poteri e competenze in capo allo Stato, i successivi articoli del titolo V.
La lunga agonia delle Province
By Funzione Pubblica Cgil Emilia Romagna
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