Quale modello per quale testo:

il caso dei Documenti d’amore

Tiziana Mancinelli

Università di Venezia Ca' Foscari

11 febbraio Filologia digitale e Web Semantico

 

 

L'edizione digitale dei Documenti d'amore

Il progetto dell'edizione diretto da Antonio Montefusco con la collaborazione di Cristiano Lorenzi, Sara Bischetti, Michele Lodone.

 

Altri collaboratori: molti studenti e dottorandi che sono alle prese con la codifica TEI partecipando attivamente alle discussioni riguardanti le questioni filologiche e filologiche digitali.

L'edizione digitale

Il progetto di un’edizione scientifica digitale dei Documenti d’Amore di Francesco da Barberino, a partire dal testo dell’edizione Egidi pubblicata nel 1905 si collega al manoscritto preservato alla Biblioteca Vaticana, Barb. Lat. 4076.

L'edizione digitale

La prassi editoriale, ripensata in modo completamente sganciato dalla tecnologia a stampa, ha consentito di elaborare un nuovo modello di rappresentazione testuale e di creare un spazio di scambio e interconnessione fra campi disciplinari differenti

Forme materiali e senso

 

Soprattutto nel testo autografo o manoscritto (Storey 2004: 131-171), ma anche in quello gutetenberghiano (Chartier 2006) la dimensione materiale è in grado di orientare il senso e veicolare significati secondo modi e procedure autonome e parallele al cosiddetto ‘testo in sé’ (invariante). Tale aspetto, che nella dimensione digitale è rappresentato dall’interfaccia, è quasi sempre negletto nei modelli di testo e negli schemi semiotici di ascendenza strutturalista.

 

 

Un’edizione critica è, come ogni atto scientifico, una mera ipotesi di lavoro, la più soddisfacente (ossia economica) che colleghi in sistema i dati” (Contini, 1979)

Cos'è un'edizione scientifica digitale?

Se l'edizione scientifica digitale ha sempre più una struttura architettonica di collegamento di dati con altri dati

 

 

  • alcune domande epistemologiche sulle edizioni scientifiche digitali riguardo l'uso di alcuni strumenti
  • sul processo euristico e di organizzazione dei contenuti

Traslare in linguaggio informatico la tradizione e le teorie della filologia tradizionale creando un nuovo paradigma digitale

 

Interagire e gestire con linguaggi, strumenti e applicazioni web molto articolate.

Nel caso dei manoscritti antichi abbiamo tre modelli di edizione possibili:


// Meccanico. Una riproduzione tecnica, un facsimile, del manoscritto.


// Diplomatico-interpretativo. Il testo rispetta quello attestato e in nota vengono esplicitate le scelte dell’editore.


// Critico. Tenta la riproduzione (per congettura) del presunto testo originale.
 

Che fare?

 

che cos'è un'edizione scientifica digitale?

Cambio di paradigma

paradigms [...] I take to be universally recognized scientific achievements that for a time provide model problems and solutions to a community of practitioners
 
 

Che cosa cambia la realizzazione di edizioni scientifiche digitali?

il medium costituisce il solo contenuto del messaggio, ma che ciascun medium è collegato a dei presupposti e a delle aspettative da parte degli utenti tali per cui il messaggio ne risulta sostanzialmente alterato e di fatto dipendente da questo;

(Mancinelli, Pierazzo, 2020)

1

Cosa cambiano le edizioni scientifiche digitali?

Sembra necessario, allora, per il filologo e l’editore, acquisire nuove competenze e nuove metodologie nel momento in cui ci si appresta a realizzare un’edizione digitale; tale trasformazione coinvolge sia il prodotto fi nale sia lo stesso processo di costruzione.

Cosa cambiano le edizioni scientifiche digitali?

Le edizioni digitali non sono solo 'scientifiche' nei medium digitalie: digitale ≠ digitalizzato (Sahle 2016).

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Cosa cambiano le edizioni scientifiche digitali?

A digital edition can not be printed without a loss of information and/or functionality (Sahle 2016/2: 149)

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Quale testo per quale edizione?

 

Formato da 12 documenta ai quali viene assegnato a ognuno una virtù-allegorica (Docilità, Industria, Costanza, Discrezione, Pazienza, Speranza, Prudenza, Gloria, Giustizia, Innocenza, Gratitudine e Corte d'amore, Eternità)

Quale editore per quale edizione?

 

  • Un'edizione digitale è molto spesso un lavoro collettivo di un gruppo di ricerca
  • Come lavoro interdisciplinare è necessario riconoscere le diverse competenze e creare relazioni fra queste (con un inevitabile spostamento di significato).

L'edizione digitale dei Documenti d'amore

Il titolo Documenti d'Amore e Documenta amoris esibisce subito il doppio registro linguistico, italiano e latino.

 

 Lacomplessa progettualità dei Documenti d’Amore viene da subito evidenziata dalla mise en page a corone concentriche.

 

 

L'edizione digitale dei Documenti d'amore

Documenta amoris

Collegamento delle strutture

testuali con i il facsimile

Identificazione delle strutture testuali


 

La struttura del testo

 

La descrizione della struttura del testo sono stati individuati sette aree testuali:

  • Il testo poetico volgare
  • La traslatio latina
  • L'apparato iconografico
  • Le didascalie iconografie
  • La chiosa o glossa
  • Le ribriche

   Il testo poetico volgare

Apparato iconografico

Parafrasi latina

Commento

Modello e metadati

La disponibilità delle riproduzioni facsimilari delle fonti documentarie ha stimolato la produzione di trascrizioni e la loro messa in linea.

La trascrizione dei Documenti d'amore, si "limita" per ora alla trascrizione del testo di Egidi

Il sistema di codifica scelto per descrivere questi due macro aspetti è la TEI (Text Encoding Initiative)

Modello e metadati

Div type="lirica"

Div type="apparatus"

Div type="traduzione"

Div type="iconografia??"

Egidi

Barb Lat

zone del manoscritto

Barb Lat

Egidi

 

Testo collegato con il facsimile

l'utilizzo del IIIF

(The International Image Interoperability Framework)

 

 

I Documenti d'amore

Perché è così importante il IIIF per le edizioni digitali?

le immagini digitali continuano a ricoprire un ruolo prioritario sia per quanto concerne le collezioni digitali native sia per quanto attiene agli ingenti patrimoni analogici, con particolare attenzione all’ambito dei beni culturali, oggetto di innumerevoli campagne di digitalizzazione

perché è così importante il IIIFper le edizioni digitali?

Se l’immagine statica, in senso lato, si pone come un medium al momento insostituibile in un panorama generale di sviluppo delle digital libraries, rimangono del tutto aperte le questioni, in senso proprio, relative alle pratiche concrete di digitalizzazione, tanto in riferimento ai formati così come alle caratteristiche dei repositories nei quali esse sono conservate.

perché è così importante il iiif per le edizioni digitali?

In altri termini, ogni progetto digitale che comporti il trattamento di immagini persegue i propri obiettivi con specifiche soluzioni tecniche, ideate ed implementate ad hoc

Perché è così importante il IIIF per le edizioni digitali?

Ci troviamo, quindi, nella paradossale situazione di un mondo di immagini digitali sempre più ricco ma, al contempo, poco agevole da percorrere in modo trasversale

Che cos'è IIIF?

Il progetto affonda le proprie radici nel sostrato biblioteconomico, a dimostrazione del fatto – se ce ne fosse ancora bisogno – che la vocazione e la tradizione dei bibliotecari a lavorare sulla base di procedure standardizzate e condivise, anche allo scopo di rendere agevole l’interscambiabilità dei dati, si rivela un valore fondamentale per lo sviluppo di risorse realmente condivisibili in Rete.

Che cos'è IIIF?

l’obiettivo di IIIF consiste nell’elaborare un ambiente interoperabile in grado di permettere ai diversi software applicativi con cui si gestiscono le immagini digitali via Web
di poter dialogare reciprocamente in una modalità molto più efficace di quanto oggi non avvenga, in modo da fornire agli utenti “an unprecedented level of uniform and rich access to image-based resources hosted around the world

 

International Image Interoperability Framework

La prima API sviluppata nell’ambito del progetto IIIF riguarda l’identificazione di un’immagine e delle sue specifiche attraverso una URI veicolata tramite i protocolli HTTP o HTTPS.

International Image Interoperability Framework

Questa soluzione consente ad un client di ‘puntare’ ad un’immagine disponibile sul Web richiedendo, contestualmente, la fornitura della medesima da parte del server con determinati parametri formali espressi in modo esplicito nella formulazione della stessa URI secondo questa sintassi:

 



{scheme}://{server}{/prefix}/{identifier}/{region}/{size}/{rotation}/{quality}.{format}

ELEMENTO <PB>

<pb> (interruzione di pagina) indica il limite tra una pagina di un testo e la successiva in un sistema di riferimento standard [3.10.3 Milestone Elements]

ELEMENTO <FACSIMILE>

<facsimile> contiene una rappresentazione di una qualche fonte scritta sotto forma di una serie di immagini piuttosto che di testo trascritto o codificato [11.1 Digital Facsimiles]

International Image Interoperability Framework

IL TAG <zone>



{scheme}://{server}{/prefix}/{identifier}/{region}/{size}/{rotation}/{quality}.{format}

Work in progress:

 

 

Struttura del testo

La divisione del testo sarà compiuta con il tag <div> qualificato dall’attributo type e da un identificatore unico xml:id. <div> definisce una porzione di testo, una divisione. Questo elemento può prevedere un annidamento fino a 7 sottodivisioni.

Type= *iconografia *didascalia *lirica *translatio * apparatus

International Image Interoperability Framework

È stato sviluppato uno strumento per la codifica in TEI basato su queste risorse: Barberino generator

 

  • Dal manifesto vengono estratte tutte le risorse per le immagini, con descrizione e altre informazioni utili.


{scheme}://{server}{/prefix}/{identifier}/{region}/{size}/{rotation}/{quality}.{format}

 

  • Organizzare il lavoro in modo tale che gli amanuensi digitali non molto esperti di digitale, ma filologi di formazione, potessero lavorare nel migliore modo possibile e riducendo i margine di errore.
  • Trasformare l'edizione: spostando il

focus dal «documento» al «dato», inteso come un qualunque oggetto portatore di informazione, sia esso appunto una risorsa (testo, immagine, audio e video identificato come contenuto) o un ‘frammento’, l’elemento atomico (una persona, un luogo, una data, un evento ecc.) (Tomasi, 2016)

Il lavoro sull'edizione dei Documenti d'amore

  • Il ruolo degli strumenti di costruzione e di visualizzazione siano inadeguati al lavoro
  • L'architettura web è il luogo dove viene ideato, progettato e costruito lo spazio di un'edizione digitale. Un modo di dare forma e realizzare testi collegati ad altre risorse.
  • L'architettura delle edizione digitale si fa sempre più complessa.

 

 

 

 

Il cantiere dell'edizione dei

Documenti d'amore

TEI - Trascrizione

IIIF

Risorse

RDF

LOD

Il cantiere dell'edizione dei

Documenti d'amore

TEI - Trascrizione

  • Nomi
  • Macrostruttura
  • Elementi paleografici

RDF/LOd

Documenta Amoris

By Tiziana Mancinelli

Documenta Amoris

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